Fa causa al medico per averla fatta nascere

VEB

Una giovane donna britannica, Evie Toombes, ha citato in giudizio il medico di sua madre per negligenza, sostenendo che avrebbe dovuto evitare di farla nascere.

A soli 20 anni, Evie ha vinto la causa contro il dottor Philip Mitchell, accusandolo di essere responsabile del suo “concepimento errato.

Fa causa al medico per averla fatta nascere
foto@pixabay

Evie è nata con la spina bifida, una condizione in cui la colonna vertebrale e il midollo spinale non si sviluppano correttamente, causando numerosi problemi fisici. A causa di questa condizione, spesso deve usare una sedia a rotelle e soffre di problemi alle gambe, alla vescica e all’intestino. Crescendo, Evie ha sentito di meritare un risarcimento per le difficoltà che ha dovuto affrontare.

Durante un’intervista del 2022 al programma britannico “This Morning”, Evie ha raccontato la sua storia. Sua madre si era rivolta al dottor Mitchell per consigli prima di rimanere incinta, desiderosa di interrompere il controllo delle nascite e di assicurarsi che fosse tutto in ordine. Senza una famiglia a cui chiedere consiglio, la madre di Evie si fidava completamente del medico. Quando gli chiese se fosse necessario assumere acido folico, una vitamina che riduce il rischio di spina bifida, il dottore rispose che non era necessario. Quando Evie nacque con la spina bifida e sua madre cercò consiglio per una seconda gravidanza, scoprì che avrebbe dovuto essere informata sull’importanza dell’acido folico.

In tribunale, l’avvocato di Evie, Susan Rodway, ha sostenuto che se la madre avesse saputo dei benefici dell’acido folico, avrebbe ritardato la gravidanza. Questa decisione era cruciale per lei, data la perdita precoce dei suoi genitori e il desiderio di formare una famiglia. Dall’altra parte, l’avvocato del dottor Mitchell, Michael De Navarro, ha argomentato che il medico aveva fornito un consiglio ragionevole. Tuttavia, il giudice ha deciso a favore di Evie, stabilendo che la madre non era stata adeguatamente informata secondo le linee guida che raccomandavano l’acido folico prima del concepimento e nelle prime 12 settimane di gravidanza. Di conseguenza, Evie ha vinto la causa.

Tre anni dopo la vittoria in tribunale, Evie si dedica alla sensibilizzazione sulla sua condizione e pratica il paraequestre con il suo cavallo, Daisy. Sul suo sito web, Evie scrive: “Sono nata con una forma di Spina Bifida, che colpisce i nervi delle gambe, della vescica e dell’intestino, ma avere una passione nella vita mi dà uno scopo e una direzione“.

Evie Toombes ha trasformato una condizione che cambia la vita in una piattaforma per il cambiamento e la consapevolezza, dimostrando che, nonostante le avversità, si può trovare la propria passione e fare la differenza. La spina bifida è una malformazione spinale congenita che si verifica quando il midollo spinale e le vertebre non si formano correttamente durante lo sviluppo fetale. Questa condizione può variare in gravità, da forme lievi a forme gravi che comportano disabilità significative. Nella spina bifida aperta, il midollo spinale e le sue meningi sono esposti, il che può causare danni neurologici permanenti.

La prevenzione della spina bifida include l’integrazione di acido folico prima e durante le prime settimane di gravidanza. L’acido folico è una vitamina B essenziale per la corretta formazione del tubo neurale fetale. Studi dimostrano che un’adeguata assunzione di acido folico può ridurre significativamente il rischio di difetti del tubo neurale, inclusa la spina bifida. Pertanto, si raccomanda a tutte le donne in età fertile di assumere integratori di acido folico.

Il trattamento della spina bifida dipende dalla gravità della condizione. Nei casi più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico subito dopo la nascita per correggere l’apertura nella colonna vertebrale. Inoltre, la riabilitazione può includere la terapia fisica e l’uso di dispositivi di assistenza come sedie a rotelle e cateteri per problemi urinari. L’obiettivo è migliorare la qualità della vita e l’indipendenza dell’individuo, permettendogli di raggiungere il suo massimo potenziale.

Next Post

Secondo la scienza i gatti domestici ci odiano

I gatti domestici “ci odiano” e tramano contro i loro proprietari, sostengono alcuni scienziati Mentre i cani sono riconosciuti come i migliori amici dell’uomo, gli scienziati suggeriscono che i gatti potrebbero non essere altrettanto affettuosi, anzi potrebbero complottare contro i loro proprietari. Secondo uno studio, esperti ritengono che i gatti […]
Secondo la scienza i gatti domestici ci odiano