Il nostro Sole, una stella dinamica e in continua evoluzione, ha recentemente mostrato uno dei suoi fenomeni più spettacolari: un buco coronale gigante. Questa struttura, rilevata dai telescopi della NASA, si estende per circa 800.000 chilometri e sta irradiando venti solari ad alta velocità verso il nostro pianeta. Ma cosa significa tutto ciò per noi?
Buchi coronali: quando il Sole “respira”
I buchi coronali sono regioni dell’atmosfera solare, chiamate corona, caratterizzate da cambiamenti magnetici su larga scala. Questi squilibri energetici portano all’apertura dei campi magnetici, consentendo al plasma radioattivo di fuoriuscire nello spazio sotto forma di vento solare.
Tempeste geomagnetiche e aurore boreali: uno spettacolo affascinante
Il vento solare proveniente dal buco coronale, con velocità superiori a 500 km/s, ha già raggiunto la Terra, innescando una tempesta geomagnetica di piccola scala. L’onda di plasma in arrivo potrebbe intensificare questo fenomeno, dando vita a spettacolari aurore boreali visibili per i prossimi giorni.
Non solo bellezza: i rischi delle tempeste solari
Sebbene affascinanti, le tempeste solari più intense possono causare interruzioni ai sistemi GPS, alle onde radio e persino alle reti elettriche. Fortunatamente, al momento non si prevedono impatti di tale portata.
Il Sole entra nel suo “periodo активный”
L’evento si verifica in un periodo di intensa attività solare. Secondo NASA e NOAA, il Sole è entrato ufficialmente nella fase di massimo del suo ciclo undecennale. Ciò significa un aumento di macchie solari, esplosioni e tempeste solari nei prossimi mesi, con conseguente incremento di aurore boreali, potenzialmente visibili anche a latitudini inferiori.
Un fenomeno ciclico da tenere d’occhio
Il ciclo solare, della durata di circa 11 anni, alterna fasi calme a periodi di intensa attività. L’attuale ciclo, iniziato nel 2019, sta per raggiungere il suo picco, rendendo i fenomeni solari più frequenti e intensi.