Stonehenge: risolto il mistero di uno dei più grandi enigmi archeologici

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Dopo 5.000 anni, un nuovo studio sembra finalmente svelare il significato dietro la costruzione di Stonehenge, il celebre cerchio di pietre nel Wiltshire, Inghilterra. Secondo gli scienziati, questo imponente monumento non è solo un luogo sacro, ma anche un simbolo di unità politica e culturale tra le antiche popolazioni della Gran Bretagna.

Stonehenge risolto il mistero di uno dei più grandi enigmi archeologici
foto@pixabay

Un simbolo di unione tra le antiche comunità britanniche

Gli studiosi dell’University College di Londra e dell’Università di Aberystwyth hanno avanzato una teoria affascinante: Stonehenge rappresenterebbe l’unione di diverse comunità provenienti da angoli remoti della Gran Bretagna. Le pietre che compongono il monumento, infatti, provengono da regioni lontane, come il sud-ovest del Galles e il nord-est della Scozia. Secondo gli autori dello studio pubblicato su Archaeology International, queste comunità avrebbero contribuito con le proprie pietre locali alla costruzione del sito, in un gesto simbolico volto a consolidare un’identità comune.

Mike Parker Pearson, principale autore dello studio, spiega: “Il fatto che le pietre siano state trasportate da così lontano è unico tra i 900 cerchi di pietre presenti in Gran Bretagna. Questo suggerisce che Stonehenge avesse uno scopo politico, oltre che religioso.” L’idea è che Stonehenge fosse un monumento di unità tra popoli, antenati e cielo, unendo spiritualità e significati culturali profondi.

Stonehenge: molto più di un sito religioso

Le funzioni attribuite a Stonehenge nel corso dei secoli sono molteplici e ancora oggetto di dibattito. Per il professor Timothy Darvill, scomparso recentemente, Stonehenge era un antico calendario: ogni pietra rappresentava un giorno del mese, rendendo il sito un sofisticato strumento per misurare il tempo.

Altre teorie suggeriscono che il monumento fosse un centro di culto per la guarigione, un luogo sacro dedicato agli antenati o persino un cimitero. Ciò che è certo è che Stonehenge continua ad affascinare studiosi e visitatori, custodendo segreti che si intrecciano con la storia e la mitologia.

Rituali e cerimonie: un legame con il cielo

Sin dai tempi più antichi, Stonehenge è stato un luogo di incontro per cerimonie legate al mutare delle stagioni. Si pensa che le popolazioni neolitiche si riunissero qui durante il solstizio d’estate e d’inverno per celebrare riti dedicati al sole e alla natura. Queste tradizioni, ormai parte della cultura moderna, attirano ogni anno migliaia di persone da tutto il mondo, che si radunano al sito per assistere ai suggestivi giochi di luce che il sole crea sulle pietre.

Inoltre, i ritrovamenti nel vicino villaggio di Durrington Walls suggeriscono che i popoli neolitici organizzassero banchetti e festeggiamenti durante i mesi invernali, confermando il legame tra Stonehenge e le comunità circostanti.

Un patrimonio mondiale senza tempo

Dal 1986, Stonehenge è stato riconosciuto come patrimonio mondiale dell’UNESCO, un riconoscimento che sottolinea il suo immenso valore storico e culturale. Anche se molte domande restano ancora senza risposta, ogni nuova scoperta aggiunge un tassello al mosaico complesso della storia di questo luogo iconico.

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