Nel terzo millennio tutto passa attraverso la rete, dai rapporti interpersonali fino alla scelta del ristorante dove cenare, e non stupisce quindi affatto che ci si rivolga al web anche per questioni molto più serie, come certamente è la propria salute.
Secondo quanto emerge da un confronto tra esperti, studiosi dell’Università La Sapienza di Roma, l’Istituto Superiore di Sanità e Aifa dopo una ricerca su un campione di 2.066 individui effettuata da Gfk Eurisko, un italiano su due infatti ricerca attivamente le informazioni sul web, anche se resta per tutti il medico il riferimento principale (85% medico di base, 68% medico specialista), e poi come seconda scelta il web.
Il 63% della popolazione, dopo aver reperito online informazioni di pertinenza sanitaria, va dal proprio medico di fiducia per ottenere ulteriori chiarimenti e/o approfondimenti. Eppure, per quest’ultima categoria di professionisti, sussiste un atteggiamento critico a causa della confusione che può aver generato la grande quantità di informazioni reperibili in rete.
Chiaramente diverse le informazioni ricercate a seconda della gravità delle condizioni di salute con chi ha problemi più gravi che cerca per il 59,3% informazioni sui centri di eccellenza e per l’83,7% sullo specifico problema di salute, mentre tra chi ha non ha problemi di salute specifici il 58,2% cerca informazioni su corretti stili di vita o comportamenti salutistici.
Si cerca soprattutto sui siti mentre blog e forum vengono mediamente utilizzati da 1 su 4, in particolare dalle fasce più giovani rispetto a quelle più anziane. E’ molto positiva la valutazione del canale web che viene preferito rispetto ai media tradizionali, in particolar modo dalle persone «attente alla salute», e considerato facile da consultare (85%), utile (76%) e affidabile (65%).