Un recente rapporto rivela un dato sorprendente: uno su quattro cittadini britannici ha avuto un’interazione con la giustizia penale, che va da condanne a sospette attività criminali o procedimenti giudiziari archiviati. Questo equivale a oltre nove milioni di adulti in età lavorativa nel Regno Unito, secondo le stime fornite dal Ministero della Giustizia (MoJ).
Statistiche Allarmanti sulla Criminalità
Il Ministero della Giustizia ha reso noto che circa il 25% delle persone tra i 16 e i 64 anni risulta registrato nel Police National Computer (PNC). Questo include individui con condanne definitive, procedimenti giudiziari imminenti, ammonimenti ufficiali e persino coloro che sono stati coinvolti in casi giudiziari poi abbandonati. Tuttavia, il MoJ ha sottolineato che le cifre sono stime, suggerendo che un’analisi più approfondita e un “programma di lavoro completo” saranno necessari per ottenere dati più accurati.
Le statistiche aggiuntive fornite dal Ministero dell’Interno segnalano l’esistenza di 12,6 milioni di “documenti criminali” complessivi, un numero che include vari tipi di registrazioni legate alla giustizia penale. Questi numeri sollevano preoccupazioni su come il sistema attuale possa influenzare il futuro di milioni di cittadini.
La Necessità di un Sistema Più Equo
Penelope Gibbs, direttrice dell’organizzazione benefica Transform Justice, ha sottolineato quanto sia critica la situazione, facendo appello per una maggiore equità nella divulgazione dei precedenti penali. Secondo Gibbs, “l’ombra della criminalità e dei conflitti con la legge incombe su un numero impressionante di persone nel Paese,” suggerendo che il sistema attuale potrebbe ostacolare le opportunità di chi cerca di reintegrarsi nella società.
Un punto cruciale sollevato da Gibbs riguarda l’impatto dei precedenti penali sull’occupazione. “Un quarto di tutti i datori di lavoro non prenderà nemmeno in considerazione qualcuno con un record criminale,” ha affermato. Questo rifiuto rappresenta una barriera enorme per chi, dopo aver pagato il proprio debito con la società, desidera semplicemente andare avanti con la propria vita.
La Campagna #FairChecks per la Riforma
Penelope Gibbs sta promuovendo la campagna #FairChecks, che mira a riformare il sistema di divulgazione dei precedenti penali. Le sue richieste includono:
- Eliminazione della divulgazione automatica: La campagna sostiene che gli ammonimenti non dovrebbero comparire automaticamente nei controlli dei precedenti penali.
- Rimozione dei reati giovanili: Gibbs chiede che i crimini commessi durante l’infanzia siano automaticamente cancellati dal casellario giudiziale una volta che l’individuo raggiunge i 18 anni.
- Esclusione delle pene detentive brevi: La proposta prevede che le pene brevi o sospese non siano incluse nei controlli standard e avanzati dopo un determinato periodo di tempo.
Queste misure potrebbero ridurre significativamente l’impatto negativo di vecchi reati sulla vita delle persone, permettendo loro di ricostruire la propria esistenza senza l’ombra del passato. La questione resta al centro del dibattito pubblico, mentre cresce l’attenzione sulla necessità di bilanciare la sicurezza pubblica con il diritto alla riabilitazione e all’equità sociale.