Gli strani canyon che si sono formati sulla Luna

VEB

I canyon lunari, simili al famoso Grand Canyon terrestre, hanno a lungo rappresentato un enigma per gli scienziati. A differenza della Terra, la Luna non ha acqua corrente che possa erodere il paesaggio. Una nuova ricerca, però, svela un’origine violenta e rapidissima per queste imponenti formazioni geologiche, note come Vallis Schrödinger e Vallis Planck.

Gli strani canyon formatisi sulla Luna

Un Mistero Risolto con un’Esplosione:

Per anni, l’origine dei due “Grand Canyon” della Luna, Vallis Schrödinger e Vallis Planck, ha sfidato le conoscenze scientifiche. Ora, un team di esperti guidato da David Kring del Lunar and Planetary Institute (USA) ha proposto una soluzione sconvolgente: un impatto catastrofico.

La Formazione in Dettaglio:

Situate vicino al polo sud lunare, queste valli spaziali sono colossali: lunghe quasi 300 chilometri e profonde oltre 3 chilometri. La loro posizione, appena fuori dall’enorme cratere Schrödinger, ha fornito agli scienziati un indizio cruciale.

Combinando immagini dettagliate della superficie lunare con modelli di distribuzione dei materiali espulsi, il team di Kring ha ricostruito l’evento. L’impatto che ha generato il cratere Schrödinger è stato asimmetrico, scagliando detriti a velocità incredibili (quasi 5.000 km/h) in direzione dei due canyon.

Un’Energia Inimmaginabile:

I ricercatori stimano che l’energia sprigionata dall’impatto sia stata 130 volte superiore all’intero arsenale nucleare mondiale. Questo evento cataclismico avrebbe scavato i canyon in meno di 10 minuti, un battito di ciglia in termini geologici.

Il Futuro dell’Esplorazione Lunare:

La scoperta di questo meccanismo di formazione non solo risolve un mistero scientifico, ma apre anche nuove prospettive sull’evoluzione del nostro satellite. A proposito di futuro, Russia e Cina hanno recentemente annunciato piani ambiziosi per la costruzione di un reattore nucleare sulla Luna entro il 2035. Questa centrale energetica, frutto della collaborazione tra Roscosmos e la China National Space Administration (CNSA), alimenterebbe una futura base lunare congiunta.

Conclusione:

La storia dei “Grand Canyon” lunari è un esempio di come eventi estremi possano modellare i paesaggi planetari in modi inaspettati. La ricerca continua a svelare i segreti della Luna, aprendo la strada a future missioni e, forse, a una presenza umana permanente sul nostro satellite.

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