Una notizia a dir poco traumatica per i maniaci dell’igiene, e certamente un colpo pesante per quanti stanno attenti a germi e batteri, lavandosi le mani quasi maniacalmente.
Se è vero infatti che la cura della propria igiene personale è fondamentale, è altrettanto vero che ognuno di noi è avvolto dalla sua nube di batteri: batteri, virus e funghi vivono sulla nostra pelle o nella nostra bocca o nelle nostre vie aeree (e non solo: anche nell’intestino o nella vagina) e li disperdiamo nell’ambiente.
Questa ‘nuvola’ di batteri ha una sua personale impronta che la collega inequivocabilmente alla persona cui appartiene: i ricercatori sono giunti a tale conclusione dopo aver sequenziato i microrganismi emessi nell’aria da 11 diverse persone in una camera sterile.
“Ci aspettavamo di rilevare il microbioma umano nell’aria attorno a ciascuno, ma siamo rimasti sorpresi dal riuscire a identificare la maggior parte degli occupanti della stanza campionando la loro nuvola di batteri”, spiega James Meadow, tra gli autori del lavoro pubblicato su ‘PeerJ’ e ripreso da vari media internazionali.