La risata si manifesta attraverso un insieme unico di reazioni fisiche e sonore, accompagnate da movimenti specifici dei muscoli facciali e alterazioni nel ritmo respiratorio, tipicamente innescate in contesti sociali piacevoli o situazioni di allegria.
Quando le persone si trovano in compagnia, il riso può diventare un’esperienza prolungata, che sfocia talvolta in lacrime di gioia.
Robert Provine, un neuroscienziato specializzato nello studio della risata, la descrive come una reazione umana innata, che coinvolge fino a quindici muscoli facciali, una particolare stimolazione nelle labbra superiori, e una serie di interruzioni nel sistema respiratorio. Questo processo può portare all’attivazione delle ghiandole lacrimali, rendendo il viso umido e, in alcuni casi, rosato, mentre il suono della risata varia in intensità.
La risata nasce da diversi stimoli e serve a molti scopi, tra cui il rafforzamento dei legami sociali e la comunicazione di emozioni positive. Culturalmente universale, il riso si adatta però alle specificità di ciò che viene percepito come divertente o gioioso.
Esistono varie tipologie di risata, alcune delle quali riflettono stati emotivi complessi o situazioni sociali specifiche, come la risata di sollievo in situazioni di tensione, o quella “contagiosa“, che si diffonde rapidamente all’interno di un gruppo, simile al fenomeno dello sbadiglio. Le risate possono essere sincere o nervose, quest’ultime spesso emergenti in momenti di ansia o imbarazzo.
Dal punto di vista dei benefici, la risata si rivela un potente strumento di benessere, capace di alleviare tensioni fisiche e mentali, rafforzare il sistema immunitario, proteggere il cuore, e persino influire positivamente sul metabolismo. Oltre agli effetti fisici, ridere insieme promuove coesione, affinità e benessere psicologico, rendendo più ricche e profonde le relazioni interpersonali.