Monito di uno scienziato: Intelligenza Artificiale ci spazzerà via

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Geoffrey Hinton, una figura chiave nello sviluppo delle moderne tecnologie di intelligenza artificiale, ha espresso preoccupazioni sul potenziale rischio che queste rappresentano per l’umanità. Secondo quanto riportato da The Guardian, durante un’intervista al programma Today di BBC Radio 4, Hinton ha stimato che la probabilità che l’intelligenza artificiale possa portare alla distruzione della civiltà entro i prossimi trent’anni sia compresa tra il 10% e il 20%.

Monito di uno scienziato Intelligenza Artificiale ci spazzerà via

Lo scienziato ha evidenziato come i progressi nel settore dell’intelligenza artificiale stiano avanzando a un ritmo molto più rapido del previsto, e i sistemi più recenti si stanno avvicinando a livelli di capacità superiori a quelli umani. Hinton ha avvertito che, senza un’adeguata regolamentazione, queste tecnologie potrebbero costituire una minaccia significativa.

In passato, Hinton aveva stimato al 10% la probabilità di conseguenze negative legate all’IA, ma ora ha rivisto questa cifra al rialzo. Ha sottolineato che l’umanità non ha mai dovuto affrontare entità con un’intelligenza superiore alla propria, utilizzando come metafora il rapporto tra madre e figlio per illustrare le difficoltà nella gestione di sistemi così avanzati.

Inoltre, ha espresso timori riguardo alle aziende private, che potrebbero mettere da parte le considerazioni sulla sicurezza in favore del profitto, esortando i governi a intervenire con regolamentazioni efficaci.

Queste dichiarazioni giungono a un anno dalle sue dimissioni da Google, dove Hinton ha lavorato a lungo. La decisione di lasciare l’azienda è stata motivata dal desiderio di parlare liberamente dei rischi legati allo sviluppo incontrollato dell’IA. Lo scienziato ha anche ammesso che i progressi compiuti nell’ambito dell’intelligenza artificiale hanno superato di gran lunga le sue previsioni iniziali, alimentando ulteriormente le sue preoccupazioni.

Hinton, insignito del Premio Nobel per la fisica nel 2023 per il suo contributo all’intelligenza artificiale, continua a sottolineare l’importanza di una regolamentazione internazionale per mitigare i rischi associati a queste tecnologie.

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