Sulla questione dei migranti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si pronuncia a favore della globalizzazione, affermando che in questo senso è importante insegnare l’italiano.
Mattarella è intervenuto a un convegno della società Dante Alighieri sostenendo che “ci deve essere un maggiore impegno affinché si promuova e assicuri la conoscenza della lingua italiana agli immigrati che si insediano nel Paese”.
Il Presidente ha giustamente ricordato che siamo passati dall’essere un Paese di emigrazione a un Paese di transito e immigrazione.
In questo senso l’italiano può essere un veicolo di integrazione tra i cittadini e le comunità di immigrati che si sono insediate nei nostri territori.
Il Presidente ha anche ricordato che ci aspettano tempi carichi di sfide, prospettive e incognite. Il vento della globalizzazione soffia in modo crescente e non saranno i muri o le barriere a fermarlo.
Mattarella ha quindi sottolineato che “abbiamo bisogno di filosofi, intellettuali e politici con intelligenza degli avvenimenti e idealità, capacità di visione e lungimiranza”.
“Ma avere lungimiranza – continua il Presidente – nel progettare il futuro non significa rinnegare il passato, bensì investire con i valori della cultura, in un mondo che cambia velocemente”.
Un discorso di alto profilo rivolto a tutti, ma forse con una punta polemica rivolta al nostro personale politico.