Uno studio condotto dalla Loma Linda University in California, pubblicato su JAMA Internal Medicine, ha rivelato che i vegetariani tendono a vivere più a lungo rispetto a chi consuma carne. I ricercatori hanno coinvolto 70.000 persone nello studio e hanno scoperto che i vegetariani presentano un rischio di morte inferiore del 12% rispetto ai non vegetariani. Questo vale anche per coloro che seguono diete vegetariane specifiche, come i vegani, che hanno mostrato una riduzione del rischio di mortalità rispetto a chi consuma carne.
Benefici della dieta vegetariana sulla salute
Gli autori dello studio sottolineano che una dieta vegetariana può ridurre il rischio di malattie croniche, come insufficienza cardiaca e diabete. Tuttavia, i meccanismi esatti alla base di questo fenomeno non sono stati ancora del tutto compresi. Secondo il dottor Michael J. Orlich, direttore dei corsi avanzati di Medicina Preventiva presso la Loma Linda University, uno dei motivi potrebbe essere legato al consumo ridotto o nullo di carne, in particolare carne rossa, che è ricca di grassi saturi e colesterolo.
Carne rossa e salute: un legame preoccupante
La carne rossa è spesso indicata come uno dei principali fattori di rischio per la salute. Uno studio condotto ad aprile ha rivelato che una sostanza contenuta nella carne rossa, la carnitina, durante il processo di digestione viene trasformata in composti che possono danneggiare i vasi sanguigni. Questo aspetto, insieme al contenuto di grassi saturi e colesterolo, contribuisce ad aumentare il rischio di malattie cardiovascolari.
Le prove a favore di un collegamento tra il consumo di carne rossa e l’aumento della mortalità sono numerose. Tuttavia, non è solo l’assenza di carne rossa a spiegare la longevità dei vegetariani: il consumo di una grande varietà di alimenti vegetali ricchi di nutrienti sembra svolgere un ruolo chiave.
Differenze tra uomini e donne: l’effetto della dieta vegetariana
Un dato interessante emerso dallo studio è che l’associazione tra una dieta vegetariana e la riduzione della mortalità è più forte negli uomini rispetto alle donne. Negli uomini, la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e mortalità legata alla dieta vegetariana è significativa, mentre nelle donne l’effetto è meno evidente. Il dottor Orlich sottolinea che potrebbero esserci fattori biologici diversi tra i due sessi che influenzano l’efficacia della dieta, e prevede di approfondire ulteriormente questo aspetto.
La dieta vegetariana e la sua variabilità
Non tutti gli studi, però, mostrano gli stessi risultati. Ad esempio, un’indagine condotta in Gran Bretagna su 47.250 partecipanti non ha riscontrato lo stesso legame tra dieta vegetariana e riduzione della mortalità. Questo potrebbe dipendere dalle differenze nutrizionali tra le diete vegetariane americane e britanniche, con i vegetariani americani che tendono a consumare più fibre e vitamina C, due elementi che potrebbero influire sulla longevità.
Conclusioni
In definitiva, lo studio suggerisce che adottare una dieta vegetariana può contribuire a vivere più a lungo, riducendo il rischio di malattie croniche e migliorando la salute cardiovascolare, soprattutto negli uomini. Tuttavia, restano ancora molte domande aperte su come specifici alimenti e nutrienti influiscano sulla longevità e su come queste dinamiche possano variare tra diversi gruppi di persone.
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