La ricerca di vita extraterrestre si infiamma di nuovo, questa volta a causa di un presunto “monolite marziano”. L’imprenditore spaziale Elon Musk, insieme al famoso podcaster Joe Rogan, ha espresso forte interesse per una struttura dalla forma singolare avvistata su Marte, rilanciando il dibattito sull’origine di tali formazioni. Ma cosa c’è di vero dietro l’entusiasmo per questo misterioso oggetto? E dovremmo davvero inviare astronauti a indagare, come suggerisce Musk?
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L’Immagine “Selvaggia” che Ha Scatenato il Web
Tutto è partito da un’immagine catturata dalla Mars Orbiter Camera (MOC) del Mars Global Surveyor (MGS), una sonda della NASA. La foto, che mostra un’area di circa 3 km di diametro, rivela una “struttura quadrata” che ha immediatamente acceso la fantasia degli utenti del subreddit “alieni” su Reddit.
L’eco si è amplificato quando Joe Rogan e Elon Musk hanno discusso l’immagine sulla piattaforma X, precedentemente nota come Twitter. Rogan ha definito la foto “selvaggia”, mentre Musk ha rilanciato con un invito all’azione: “Dovremmo inviare astronauti per indagare”. L’idea di un monolite artificiale su Marte ha rapidamente guadagnato popolarità, alimentando teorie cospirazioniste e speranze di scoperte rivoluzionarie.
Monoliti Marziani: Rocce Misteriose o Fenomeni Naturali?
Nonostante le speculazioni su un’origine artificiale, è fondamentale considerare le spiegazioni scientifiche. Quello che viene definito “monolite marziano” non è in realtà una novità. Già nel 2008, immagini simili avevano catturato l’attenzione, così come un altro “monolite” individuato nel 1998 su Phobos, una delle lune di Marte.
La stessa NASA, nel commentare l’immagine di Phobos del 1998, aveva fornito una spiegazione razionale. Il Jet Propulsion Laboratory della NASA aveva infatti chiarito che la sonda Mars Global Surveyor aveva effettuato diversi passaggi ravvicinati a Phobos, ottenendo immagini ad alta risoluzione. Tra i “grandi massi” visibili, uno in particolare, di circa 85 metri di diametro, aveva attirato l’attenzione. La NASA suggeriva che questi massi potessero essere stati espulsi dal cratere Stickney, il più grande cratere da impatto su Phobos, formatosi in seguito a un evento cosmico.
La Scienza Spiega: Fratture e Blocchi Rettangolari
Anche per il “monolite marziano”, la scienza offre interpretazioni plausibili. Alfred McEwen, ricercatore dell’Università dell’Arizona, esperto del dipartimento HiRISE, ha spiegato come formazioni rocciose rettangolari siano tutt’altro che aliene: “Ci sono molti massi rettangolari sulla Terra, su Marte e su altri pianeti“.
McEwen chiarisce che la combinazione di stratificazione delle rocce e fratture tettoniche crea linee di debolezza ad angolo retto. Questo processo naturale porta alla formazione e al distacco di blocchi rettangolari dal substrato roccioso, senza necessità di ipotizzare interventi artificiali.
Buzz Aldrin e il Monolite di Phobos: Un’Idea “Coraggiosa”
La suggestione dei monoliti spaziali non è nuova. Già nel 2009, l’astronauta Buzz Aldrin aveva proposto di esplorare il monolite su Phobos prima di un eventuale ritorno sulla Luna terrestre. In un discorso, Aldrin aveva affermato con tono provocatorio: “Dovremmo andare coraggiosamente dove l’uomo non è mai giunto prima: volare verso le comete, visitare gli asteroidi, visitare la luna di Marte“.
Aldrin aveva poi aggiunto, con una punta di ironia: “C’è un monolite lì; una struttura molto insolita su questo piccolo oggetto a forma di patata che gira attorno a Marte una volta ogni sette ore. Quando la gente lo scoprirà dirà ‘chi ha messo lì quello, chi ha messo lì quello?‘. Be’, l’universo l’ha messo lì. Se vuoi, Dio l’ha messo lì.”
Verità o Suggestione? Il Fascino dei Monoliti Spaziali
Che si tratti di semplici formazioni rocciose o di strutture enigmatiche, i “monoliti” di Marte e Phobos continuano ad alimentare l’immaginario collettivo e il desiderio di esplorazione spaziale. Mentre la scienza propende per spiegazioni naturali, il fascino del mistero e la speranza di scoprire vita extraterrestre rimangono forti, soprattutto quando personalità come Elon Musk rilanciano l’argomento, invitando a guardare oltre le apparenze e a spingersi sempre più lontano nella conoscenza del cosmo.