In Gran Bretagna, negli ultimi tre anni, si è registrato un incremento del 300% nei casi di falsificazione di immagini mediante software di editing, accompagnato da un aumento delle richieste di risarcimento.
Questa tendenza preoccupa gli assicuratori del Regno Unito, a fronte di una crescente incidenza di frodi che vedono fotografie manipolate per evidenziare inesistenti danni a seguito di incidenti stradali, fattore che contribuisce all’inasprimento dei costi delle assicurazioni auto a cifre mai viste prima.
Allianz, un noto gruppo assicurativo britannico, ha rilevato che, secondo quanto riportato da The Guardian, l’uso di editor di immagini per alterare le foto di veicoli danneggiati e le relative richieste di indennizzo sono quadruplicate in tre anni.
La compagnia ha evidenziato un caso in cui è stata modificata l’immagine di una Ford di colore argento, per la quale è stata avanzata una richiesta di risarcimento, supportata da un preventivo di riparazione falso del valore di quasi mille sterline. Zurich UK, un’altra compagnia assicurativa, ha notato un aumento dei sinistri fraudolenti utilizzando la tecnologia chiamata “shallowfake”, sempre più riconosciuta come una delle minacce più serie nella lotta contro le frodi assicurative.
I cosiddetti “shallowfake” sono realizzati con software di editing convenzionale, come Photoshop, a differenza dei “deepfake”, che sono generati tramite intelligenza artificiale e sono solitamente più sofisticati.
Un’altra truffa frequente consiste nel modificare le targhe di veicoli inutilizzabili e poi presentare richieste di risarcimento come se i danni fossero stati subiti dal proprio veicolo. Se l’assicuratore non verifica personalmente e l’incaricato accetta la pratica, questa tecnica può fruttare ingenti somme fraudolente.
