Una ricerca recentemente pubblicata sulla rivista Sleep Research ha rivelato che il nostro cuore continua a essere influenzato dall’ambiente esterno anche durante il sonno. Lo studio, condotto dai team di ricerca del GIGA Cyclotron Research Centre dell’Università di Liegi e dell’Università di Friburgo, ha scoperto che l’ascolto di parole calmanti mentre si dorme può diminuire la frequenza cardiaca.
Questa scoperta suggerisce che, anche in stato di dormienza, il nostro organismo è capace di percepire e reagire agli stimoli esterni. Gli specialisti evidenziano l’importanza di questa interazione tra i processi cognitivi e le funzioni corporee nella comprensione di come vengono elaborate le informazioni durante tali processi.
Tradizionalmente, la ricerca sul sonno ha privilegiato lo studio delle funzioni cerebrali, trascurando gli aspetti fisici. Tuttavia, Christina Schmidt e Athena Demertzi hanno evidenziato la necessità di integrare l’analisi di parametri fisiologici, quali la frequenza cardiaca, per acquisire una visione più completa dell’interazione tra corpo e mente durante il sonno, un momento in cui la comunicazione abituale è interrotta.
I risultati ottenuti suggeriscono che l’impatto delle parole sulla frequenza cardiaca potrebbe essere un indicatore utile per valutare la qualità e la profondità del sonno, confermando l’idea che la relazione tra cervello e cuore sia cruciale anche nelle ore notturne.