Il mondo è lento quanto a crescita economica, secondo le previsioni di Moody’s.
L’Eurozona poi è lentissima, e, sembra, ancora di più l’Italia, visto che la crescita prevista è poco sopra l’1% per il 2016.
Diverse le previsioni per la Spagna, con una crescita del 2,7% per lo stesso anno, e ancora di più per l’Irlanda, in crescita del 4%.
La Francia è intorno all’1% mentre in Grecia ci sarà, sempre secondo , profonda recessione.
L’area euro crescerà complessivamente dell’1,5%. In più c’è da dire che la moderata ripresa negli Stati Uniti e in Europa, è controbilanciata negativamente dalla decrescita cinese.
Sulla Cina, in particolare, pesano i rischi di una notevole correzione dei mercati azionari e dei mercati immobiliari, questi ultimi probabilmente influenzati dalla svalutazione dello yuan.
Ma, tutto sommato, di là dall’incognita Cina, sono tutte cose che sapevamo.
L’importante è non prendere mai come oro colato le previsioni, dal momento che se ne fanno tantissime, troppe, e pressoché ogni giorno.
E ogni giorno cambiano. Quindi, rimangono fondamentalmente inattendibili.
Se si fa una previsione a un anno, e il mese dopo si fa la stessa previsione cambiando i risultati, e il mese dopo parimenti si rifà la previsione e ricambiano i risultati, vuol dire che le previsioni sono inattendibili, che le variabili e gli elementi di imprevedibilità sono così tanti e forti, che il sistema previsionale non regge.