La vita diviene sempre più frenetici, per adulti e bambini, e si sa che ritmi serrati e stress non portano certo vantaggi per la salute.
Tra le tante patologie che lo stress può causare vi è ora anche annoverato il cosiddetto diabete “urbano”: il diabete infatti è in aumento nelle grandi città, ma non solo per questioni alimentari. La causa è da ricercare anche nelle abitudini di vita sbagliate e nelle loro conseguenze come appunto lo stress e il pendolarismo.
È quanto emerge da uno studio internazionale guidato dall’University College London di Londra (Regno Unito), presentato durante il “Cities Changing Diabetes Summit 2015”, che si è svolto tra il 16 e il 17 novembre a Copenaghen (Danimarca).
L’indagine ha dimostrato che i cittadini sono maggiormente vulnerabili allo sviluppo del diabete di tipo 2 a causa di un complesso mix di fattori sociali e culturali. L’affaticamento causato dalla necessità di muoversi velocemente e di affrontare lunghi spostamenti per andare a lavoro aumenterebbe, infatti, il rischio di incorrere nella malattia. Inoltre, lo stile di vita frenetico renderebbe più difficile diagnosticare in breve tempo il diabete. Di conseguenza, i malati finirebbero spesso per trascurare il disturbo, peggiorando ulteriormente il loro stato di salute.
Ci si augura quindi che questa nuova comprensione dei fattori di rischio socio-culturali guiderà lo sviluppo di politiche di sanità pubblica sempre più efficienti e mirate per sostenere la salute e il benessere dei cittadini.