Papa Francesco ha lanciato un nuovo monito contro corruzione e mondanità nella Messa di a Casa Santa Marta, secondo quanto riferisce Radio Vaticana.
«Sempre c’è nella Chiesa la tentazione della corruzione». Accade quando «invece di essere attaccata alla fedeltà al Signore Gesù» è «attaccata ai soldi e al potere». Poi ha aggiunto: «Gesù caccia via dal Tempio non i sacerdoti, gli scribi; caccia via questi che facevano affari, gli affaristi del Tempio. Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi – ha fatto notare il Papa – erano collegati con loro: c’era la “santa tangente” lì! Ricevevano da questi, erano attaccati ai soldi e veneravano questa santa». «Dove c’è Gesù, non c’è posto per la mondanità, non c’è posto per la corruzione!» .
Il Pontefice ha poi sviluppato l’omelia dalla Prima Lettura tratta dal Libro dei Maccabèi, che narra la gioia del popolo per la riconsacrazione del tempio profanato dai pagani e dallo spirito mondano. Papa Bergoglio si è soffermato sulla vittoria di coloro che sono stati perseguitati dal pensiero unico: il popolo di Dio festeggia perché riconquista «la propria identità».
Bergoglio aveva già puntato il dito contro i “devoti della ‘dea tangente’”, ma lo aveva fatto rivolgendosi al mondo laico e condannando anche i “benefattori dalla doppia vita che donano alla Chiesa, ma rubano allo Stato”. Questa volta, invece, il Papa ha guardato a coloro che nella Chiesa adorano la “santa tangente”.