La scoperta dell’America è tradizionalmente attribuita a Cristoforo Colombo, che raggiunse il Nuovo Mondo il 12 ottobre 1492. Tuttavia, esistono diverse teorie secondo le quali altri popoli avrebbero messo piede in America molto prima di lui. Dal Canada al Sud America, ci sono indizi che suggeriscono che navigatori provenienti da diverse parti del mondo potrebbero aver raggiunto il continente americano secoli o addirittura millenni prima.
I Vichinghi: i Veri Scopritori dell’America?
Una delle prove più accreditate riguarda i Vichinghi. Negli anni ’60, sull’isola di Terranova, in Canada, fu scoperto un antico insediamento vichingo, noto come L’Anse aux Meadows, che testimonia la presenza di questi esploratori nel Nuovo Mondo intorno all’anno 1000. Questo colloca i Vichinghi circa 500 anni avanti rispetto a Colombo nella scoperta dell’America. Tuttavia, molti libri di storia trattano ancora questa scoperta come una teoria piuttosto che un fatto consolidato.
I Polinesiani: Navigazione Oltre l’Oceano Pacifico
I polinesiani, celebri per le loro abilità di navigazione, colonizzarono vasti tratti dell’Oceano Pacifico, raggiungendo luoghi come la Nuova Zelanda, le Hawaii e l’Isola di Pasqua. Alcuni storici ipotizzano che potrebbero essere arrivati fino alle coste del Sud America. Una delle prove più significative riguarda la patata dolce, originaria del Sud America, che era coltivata in Polinesia già prima dell’arrivo degli europei. Inoltre, nel 2007, durante scavi in Cile, furono rinvenute ossa di pollo risalenti al XIV secolo, provenienti da una razza trasportata dai polinesiani, indicando contatti tra i due continenti.
I Giapponesi: Un Incontro Accidentalmente Programmato?
Negli anni ’60, in Ecuador, furono scoperte ceramiche simili a quelle del periodo Jomon, una cultura giapponese di 5.000 anni fa. Questa scoperta sollevò l’ipotesi che una nave giapponese, forse persa a causa delle correnti oceaniche, abbia raggiunto le coste del Sud America molto tempo prima dell’arrivo degli europei. Eventi storici documentati dimostrano che le correnti marine hanno trasportato navi giapponesi fino alle coste del Messico e della California nel XIX secolo, suggerendo che tali incidenti possano essersi verificati anche in epoche più antiche.
Gli Irlandesi: Il Viaggio di San Brandano
Una leggenda popolare in Irlanda racconta dei viaggi di San Brandano, un monaco del VI secolo, che sarebbe salpato verso una terra misteriosa oltre l’orizzonte occidentale, conosciuta come “Paradiso”. Sebbene la storia sia in parte mitica, uno storico moderno, Tim Severin, ha dimostrato nel 1976 che un viaggio dall’Irlanda a Terranova era possibile utilizzando una barca tradizionale in pelle. Questa teoria suggerisce che gli irlandesi potrebbero aver seguito le rotte vichinghe fino all’America settentrionale.
I Mauritani: Un Viaggio dall’Africa ai Caraibi?
Uno storico arabo, Abu al-Hasan Ali al-Masudi, narra di un navigatore moresco di nome Khoshkhash che avrebbe attraversato l’Atlantico, tornando con un grande bottino. Alcuni studiosi ritengono che questo viaggio possa aver condotto Khoshkhash fino ai Caraibi, secoli prima di Colombo. Sebbene non esistano prove definitive, nel 1960, al largo delle coste del Venezuela, furono trovate monete arabe dell’VIII secolo, che potrebbero rappresentare un indizio di tali contatti.
I Romani: Un Mito o una Possibile Scoperta?
Nel 1933, in un sito archeologico messicano a Calixtlahuaca, fu trovata una piccola testa di terracotta che, secondo gli esperti, risale all’epoca romana. La presenza di manufatti romani in Messico è stata considerata da alcuni una prova di contatti tra il Vecchio Mondo e l’America prima di Colombo, anche se la teoria rimane controversa e poco supportata da altre evidenze.
I Cinesi: La Flotta di Zheng He
All’inizio del XV secolo, la Cina possedeva una delle flotte più potenti al mondo, comandata dall’ammiraglio Zheng He. Secondo una teoria, la flotta cinese potrebbe aver esplorato non solo l’Asia e l’Africa, ma anche l’America. Una mappa del 1418, scoperta in Cina, mostra sorprendentemente dettagliati i continenti americani, suggerendo che i cinesi abbiano visitato il Nuovo Mondo prima di Colombo. Tuttavia, la comunità accademica è scettica e molti considerano questa mappa un falso.
Gli Imperatori del Mali: Navigazioni Africane verso il Brasile?
Si narra che Abu Bakar II, l’imperatore del Mali, abbia tentato di attraversare l’Atlantico con una flotta di navi all’inizio del XIV secolo, senza mai fare ritorno. Alcuni storici ipotizzano che potrebbe aver raggiunto il Brasile. La leggenda è supportata da test chimici che dimostrano la presenza di oro africano tra i manufatti precolombiani trovati in America, e da racconti secondo cui Colombo incontrò commercianti africani durante i suoi viaggi.
I Baschi: Pescatori Segreti di Terranova?
I Baschi, un popolo noto per le loro eccezionali capacità marinare, erano già attivi nella pesca di merluzzi a Terranova prima che gli esploratori europei mappassero ufficialmente la regione. Documenti del 1530 mostrano che i pescatori baschi operavano nelle acque del fiume San Lorenzo ben prima dell’arrivo di Jacques Cartier, facendo ipotizzare che fossero già a conoscenza delle rotte atlantiche da secoli.
Conclusione
La storia della scoperta dell’America è molto più complessa di quanto ci raccontino i libri di scuola. Le numerose prove, dalle ossa di pollo polinesiane alle ceramiche giapponesi, fino alle mappe cinesi, suggeriscono che molte civiltà abbiano potuto visitare il Nuovo Mondo ben prima di Cristoforo Colombo. Sebbene molte di queste teorie rimangano oggetto di dibattito, rappresentano un affascinante puzzle storico che potrebbe riscrivere le pagine della storia mondiale.