Abusare di alcol è sempre un enorme danno che si fa al proprio organismo, ma i danni e le conseguenze sono prevedibilmente maggiori quando ad abusarne è una donna in stato di gravidanza.
Anche se in piccolissime dosi, l’alcool assunto può avere rischi gravi per il nascituro: negli anni numerose ricerche lo hanno confermato e lo si è sottolineato a tutte le donne in occasione della Giornata Internazionale della Sindrome Feto Alcolica e Disturbi correlati, che si è festeggiata nella giornata di ieri, 9 settembre.
L’ultimo studio sulla sindrome feto-alcolica è stato diretto da Simona Pichini dell’Istituto superiore di sanità e in pubblicazione sulla rivista Clinical Chemistry and Laboratory Medicine: lo studio italo-spagnolo, condotto su 168 coppie mamma-neonato (dell’Hospital del mar di Barcellona), dimostra che quantità modeste di alcol consumate durante tutta la gravidanza sono rilevabili sia nel capello materno che nelle prime feci neonatali, il meconio.
L’Iss attraverso l’Osservatorio nazionale alcol e in collaborazione con il ministero della Salute, ha realizzato il materiale informativo tra cui il pieghevole ‘Alcol e gravidanza: sei sicura?’ e il poster ‘Una vita che nasce teme l’alcol’.