In Grecia, la mancanza di risorse mediche ha portato alla morte di diversi turisti, inclusa una donna incinta in attesa di assistenza.
Il problema è esacerbato dall’elevato numero di turisti e dalla scarsa disponibilità di medici e ambulanze, soprattutto durante l’alta stagione turistica nelle isole greche. Sono stati segnalati nove decessi dovuti alla mancanza di soccorso tempestivo.
L’insufficienza delle risorse sanitarie è evidente sia nelle isole che ad Atene. Alcune isole dispongono di una sola ambulanza 24 ore su 24, mentre la capitale necessita di almeno 85-90 ambulanze ma ne ha solo 50.
Giorgos Mathiopoulos, capo del servizio di ambulanza, ha sottolineato la necessità di ripensare e riorganizzare il sistema. Nonostante l’invio di ulteriori medici e ambulanze nelle isole, le risorse rimangono insufficienti. I medici nelle isole dell’Egeo sono spesso costretti a lavorare incessantemente, e nonostante il ministero cerchi di retribuirli adeguatamente, il problema persiste.
La carenza di ambulanze ha portato a soluzioni drastiche, come il trasporto di pazienti in camion, pratica altrimenti comune solo in alcuni paesi poveri dell’Africa e dell’Asia. Un’anziana turista è tragicamente deceduta in questo modo sull’isola di Kos.
A Kos, con una popolazione di 40.000 persone e oltre un milione di visitatori estivi, ci sono solo 10 paramedici. Malgrado l’acquisto di tre nuove ambulanze, solo una è in funzione a causa della mancanza di personale.
Casi drammatici sono avvenuti anche ad Atene, come la morte di una giovane madre incinta e del suo bambino dopo cinque ore di attesa invano dell’ambulanza, e su Lesbo, dove una donna è morta per un ritardo di due ore dell’ambulanza.
Per affrontare la crisi, l’amministrazione sanitaria ha proposto di schierare soldati e vigili del fuoco, soluzione contestata da medici e paramedici. Il governo ha anche promesso di aumentare di 10.000 unità il personale sanitario, ma il sindacato ritiene che ciò sia insufficiente, mentre l’opposizione accusa il governo di voler privatizzare il settore.
Il turismo, che rappresenta un quarto del PIL greco, ha creato una situazione unica nel settore sanitario. I medici sono riluttanti a lavorare nelle isole, dove la vita è costosa e il lavoro stagionale. L’isola di Kos, ad esempio, ha una grave carenza di medici, con un solo cardiologo che lavora senza sosta.
Il sindaco di Kos ha sottolineato l’assurdità della situazione, chiedendo personale ospedaliero permanente.
Nel 2019, la Grecia ha accolto 31,3 milioni di turisti, e si prevede un nuovo record quest’anno. Tuttavia, l’affollamento e gli scandali, come le costruzioni abusive a Mykonos e Santorini, hanno spaventato molti visitatori. Anche Creta soffre dell’iperturismo, e molti ora scelgono di visitare la Grecia in settembre invece che in alta stagione. Ad Atene, le prenotazioni alberghiere sono aumentate del 73% rispetto all’anno precedente, secondo il portale greco Etnos.
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