Per gli appassionati di vini che desiderano lavorare in uno dei settori più interessanti della produzione italiana, la professione di enologo potrebbe essere quella giusta. Coloro che scelgono una carriera di questo tipo vorrebbero essere a conoscenza di tutte le peculiarità che contraddistinguono questa professione, a partire dalle opportunità di lavoro e passando anche per il guadagno di un enologo. Quali sono le competenze da sviluppare per incrementare il guadagno in questa professione?
L’importanza della figura professionale dell’enologo
L’enologo emerge come una figura chiave nella lunga serie di processi che porta alla produzione vinicola. Questa figura professionale riveste un ruolo cruciale all’interno di questo settore dato che grazie alla sua conoscenza specialistica e alla sua esperienza guida e supervisiona ogni fase, dalla selezione delle uve alla vinificazione, dall’affinamento in bottiglia alla valutazione sensoriale del prodotto finale.
La sua competenza tecnica e la sua capacità di interpretare le caratteristiche del terroir e del vitigno sono determinanti nel definire il profilo organolettico del vino, garantendone qualità, tipicità e unicità. In un settore sempre più competitivo e globalizzato – di cui si possono scoprire svariati aspetti e curiosità in questo sito di news sul mondo del vino – l’enologo rappresenta quindi un vero e proprio punto di riferimento per le cantine vinicole, contribuendo al successo e al prestigio dei loro prodotti sul mercato.
Di che cosa si occupa un enologo
L’enologo è uno specialista del vino, che si occupa della supervisione dell’intero ciclo di produzione, dalla vigna alla vendita in cantina. Svolge un lavoro di responsabile del processo di vinificazione, a partire dalla raccolta e passando per la fermentazione e altre fasi molto importanti, come l’invecchiamento e l’imbottigliamento del prodotto.
Gli esperti in enologia determinano i momenti ottimali per la raccolta dell’uva e seguono con attenzione tutte le fasi, garantendo la messa in atto di tecniche adeguate ad ogni situazione e ovviamente il rispetto delle normative del settore. Un aspetto di rilievo nel ruolo dell’enologo è anche quello della miscelazione delle ricette per la creazione di vini d’annata, un procedimento che può richiedere anche un perfezionamento di varie settimane o di diversi mesi. Per questo, il senso del gusto e l’olfatto sono fondamentali nel lavoro di un enologo professionista.
Quanto guadagna un enologo
Chi vuole intraprendere una carriera nell’enologia probabilmente si chiede quale sia il guadagno di un enologo nel nostro Paese. Attualmente lo stipendio medio per un professionista del settore in Italia è di circa 37.876 euro ogni anno, una cifra corrispondente a 1.423 euro al mese. La retribuzione può comunque variare solitamente tra i 34.000 euro e i 49.000 euro su base annuale. È una fascia che differisce in maniera notevole tenendo conto di alcuni fattori fondamentali.
Le competenze richieste e i fattori che influiscono sul guadagno
Chi possiede una laurea specifica ha un vantaggio importante nel processo di selezione lavorativa e potrebbe aspirare ad un guadagno più alto rispetto a chi ha un diploma. Un enologo che si occupa di dirigere team di viticoltori e che si occupa anche del processo di distribuzione, della promozione e della vendita può ottenere un guadagno più elevato.
Coloro che continuano ad aggiornarsi attraverso corsi e seminari sulle tecniche del vino, sulla botanica, sulla biologia, ma anche sul marketing, di solito ottengono retribuzioni maggiori. Un altro fattore importante da considerare è quello dell’esperienza lavorativa, che incide notevolmente sul guadagno ottenuto.
Infine, si possono citare anche le dimensioni dell’azienda nella quale si lavora e la tipologia di impiego, considerando che un enologo dipendente può ricevere un guadagno fisso mensile mentre un libero professionista può occuparsi della collaborazione con vari produttori e guadagnare di più, ma deve considerare anche alcuni rischi legati alla libera professione.