Per lui sarebbe stata probabilmente una sentenza molto attesa, forse la più attesa della sua lunga “carriera” giudiziaria, ma la Corte di Giustizia Europea che poteva dar ragione a Silvio Berlusconi ha messo la parola fine senza che nessuna decisione sia stata emessa.
Nello specifico la Corte ha reso noto che del caso 58428/13 “Berlusconi contro Italia” non c’è più niente da decidere: “la Corte decide di cancellare la causa dal ruolo”.
Non si saprà mai, quindi, se obbligando Silvio Berlusconi a lasciare il suo seggio in Senato nel 2013, e impedendogli di presentarsi come candidato alle elezioni, comprese quelle dello scorso 4 marzo, in base a quanto previsto dalla legge Severino, l’Italia abbia violato o no i suoi diritti.
La decisione è arrivata dopo che il ricorrente, ovvero l’ex premier, ha ritirato la sua richiesta nel luglio scorso, dopo avere ottenuto dal tribunale di Milano la riabilitazione che lo ha fatto tornare eleggibile a tutti gli effetti.
Politicamente, è un nulla di fatto in quanto non sapremo mai ufficialmente quale sarebbe stato il verdetto se non fossero intervenute riabilitazioni e rinunce.