Il motivo per cui le palline da golf hanno dei piccoli buchi è una storia di selezione naturale.
In origine, le palline da golf erano lisce; ma i golfisti hanno notato che le palline più vecchie che erano state battute con graffi, protuberanze e tagli nella copertura sembravano volare più lontano.
I golfisti, essendo giocatori di golf, gravitano naturalmente verso tutto ciò che dà loro un vantaggio sul campo da golf, quindi le palline vecchie e malconce sono diventate, diciamo così oggetto di studio.
Ad un certo punto, uno specialista aerodinamico ha esaminato questo problema e si è reso conto che le intaccature e i tagli agivano come “turbulatori“, inducono turbolenza nello strato d’aria vicino alla palla (lo “strato limite”).
In alcune situazioni, uno strato limite turbolento riduce la resistenza.
Secondo le leggi dell’aerodinamica, ci sono due tipi di flussi o regimi attorno a un oggetto: laminare e turbolento.
Il regime laminare ha meno resistenza, ma è anche soggetto a un fenomeno chiamato “separazione“. Una volta che si verifica la separazione di uno strato limite laminare, la resistenza aumenta notevolmente a causa dei vortici che si formano nello spazio.
Il regime turbolento ha inizialmente più resistenza ma anche una migliore adesione e quindi è meno soggetto a separazione.
Pertanto, se la forma di un oggetto è tale che la separazione avviene facilmente, è meglio turbolare lo strato limite (al leggero costo di una maggiore resistenza) per aumentare l’adesione e ridurre i vortici (che significa una significativa riduzione della resistenza).
I piccoli buchi sulle palline da golf servono a questo: agitano lo strato limite.