Risolta l’enigma del Canal Grande di Venezia: il verde veleno aveva una spiegazione. Negli ultimi giorni, il colore inquietante delle acque del Canal Grande di Venezia ha destato molta curiosità tra i turisti e i residenti. Finalmente, il mistero è stato svelato e il velo di preoccupazione si è sollevato.
I social media e la stampa internazionale si sono fatti eco delle immagini bizzarre che circolavano online: gondole che solcavano un’acqua verde brillante, trasformando uno dei luoghi più affascinanti del mondo in una scena surreale. Tuttavia, le autorità locali hanno assicurato che il cambiamento cromatico non era causato da alcun inquinante, ma da un fenomeno del tutto innocuo.
Secondo quanto riportato da Blikk e confermato dalle indagini condotte dalle autorità competenti, il responsabile del verde fluorescente delle acque del Canal Grande era la fluoresceina, una sostanza utilizzata per i test delle reti fognarie. Gli esami condotti sui campioni di acqua hanno dimostrato che questa particolare sostanza era alla base del curioso fenomeno.
L’acqua verde fluorescente non presentava alcuna tossicità, tranquillizzando così la popolazione e scongiurando preoccupazioni per la salute dei delfini che popolano le acque veneziane. Nonostante l’aspetto straordinario, la sostanza non rappresentava alcun pericolo per l’ecosistema marino.
La domenica di Pentecoste è stata testimone di un evento senza precedenti: un tratto del Canal Grande di Venezia si è tinto improvvisamente di verde brillante, attirando l’attenzione della polizia, che ha avviato un’indagine per scoprire se si trattasse di un’azione di ambientalisti o di un fenomeno naturale.
Secondo l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Veneto (Arpav), i risultati delle analisi condotte sui campioni d’acqua non hanno rilevato la presenza di elementi tossici. Nonostante il colpo d’occhio, il cambiamento cromatico dell’acqua del Canal Grande non rappresentava una novità assoluta. L’artista argentino Nicolás García Uriburu aveva infatti dipinto le acque del Canal Grande di verde fluorescente durante la 34a Biennale di Venezia nel 1968, con l’intento di richiamare l’attenzione sull’importanza della consapevolezza ecologica.
Così, il mistero del Canal Grande di Venezia è stato finalmente risolto: il verde veleno che ha incantato il mondo aveva un’origine innocua. L’acqua, colorata in modo spettacolare dalla fluoresceina, ha riacceso la discussione sulla salvaguardia dell’ambiente e ha offerto un nuovo spunto di riflessione sulla bellezza e la fragilità dei tesori naturali di Venezia.