Le spese di bilancio russe per finanziare l’esercito impegnato nella guerra in Ucraina hanno raggiunto cifre considerevoli, con impatti significativi sull’economia del paese.
Secondo Janis Klüge, senior associate presso l’Istituto tedesco per gli affari internazionali e di sicurezza, i dati del bilancio russo indicano che all’inizio di maggio sono stati spesi circa tre trilioni di rubli (34,3 miliardi di euro).
Di questi, 789,8 miliardi di rubli (9,03 miliardi di euro) sono stati destinati alla sezione di bilancio “difesa nazionale“. Inoltre, vi sono anche spese segrete per un valore di tremila miliardi di rubli, di cui l’80% (2,4mila miliardi di rubli) è destinato ai soldati. Ciò significa che, in media, le ostilità in Ucraina costano al bilancio russo circa 720 miliardi di rubli (8,22 miliardi di euro) al mese.
Queste cifre sono molto significative se messe in prospettiva con altri dati finanziari. Ad esempio, il bilancio annuale di alcune delle regioni più ricche della Russia, come Khanty-Mansiysk o Yamal-Nenets, ammonta a 330 miliardi di rubli (3,75 miliardi di euro). Ciò implica che la Russia spende ogni mese per la guerra in Ucraina un importo equivalente a otto dei bilanci annuali delle regioni più povere, come Bryansk o Vladimir, che ammontano a 90 miliardi di rubli (1,02 miliardi di euro). In pratica, la macchina da guerra russa “consuma” quotidianamente 30 miliardi di rubli (343,2 milioni di euro), una cifra superiore al reddito annuo delle regioni più povere, come Kalmykia, stimato a quasi 25 miliardi di rubli.
Nonostante questi elevati investimenti, il Ministero delle finanze russo prevede di destinare cinque trilioni di rubli (57,2 miliardi di euro) alla difesa nazionale nel bilancio del 2023. Tuttavia, a metà maggio, secondo Klüge, sono già stati spesi oltre due terzi di tale importo. Le spese militari superano di tre volte l’investimento nell’economia nazionale e sei volte le spese per l’istruzione e l’assistenza sanitaria.
È importante sottolineare che la situazione finanziaria della Russia si sta complicando. A causa delle sanzioni, le entrate derivanti dall’esportazione di risorse naturali sono in diminuzione, così come i profitti derivanti dall’esportazione di petrolio e gas, considerando anche la recessione economica. Il deficit di bilancio della Russia ha superato i 3,4 trilioni di rubli (39 miliardi di euro) ad aprile, nonostante la previsione di un deficit di fine anno di 3 trilioni. Le entrate di petrolio e gas ad aprile sono state inferiori del 64% rispetto all’anno precedente.
In sintesi le spese russe per finanziare l’esercito impegnato nella guerra in Ucraina hanno raggiunto livelli eccezionali, con conseguenze significative per l’economia del paese. Secondo gli esperti, all’inizio di maggio, il bilancio russo ha destinato ben tre trilioni di rubli (equivalenti a 34,3 miliardi di euro) per sostenere le operazioni militari. Di questi, quasi 790 miliardi di rubli (pari a 9,03 miliardi di euro) sono stati assegnati alla sezione di bilancio “difesa nazionale”. In aggiunta a questa cifra, ci sono anche spese segrete, che ammontano a tremila miliardi di rubli, di cui l’80% (ovvero 2,4 trilioni di rubli) è destinato ai soldati. Di conseguenza, in media, il bilancio russo sta affrontando una spesa mensile di circa 720 miliardi di rubli (corrispondenti a 8,22 miliardi di euro) per sostenere le operazioni belliche in Ucraina.
Queste cifre hanno un impatto significativo se messe a confronto con altri dati finanziari. Ad esempio, il bilancio annuale di alcune delle regioni più ricche della Russia, come Khanty-Mansiysk o Yamal-Nenets, si aggira intorno ai 330 miliardi di rubli (3,75 miliardi di euro). Questo significa che la Russia sta destinando ogni mese alla guerra in Ucraina un importo equivalente a otto volte il bilancio annuale delle regioni più povere, come Bryansk o Vladimir, i quali ammontano a soli 90 miliardi di rubli (pari a 1,02 miliardi di euro). In pratica, ogni giorno la macchina da guerra russa consuma 30 miliardi di rubli (343,2 milioni di euro), una cifra superiore al reddito annuo delle regioni più povere, come Kalmykia, che è stimato a circa 25 miliardi di rubli.
Nonostante questi considerevoli investimenti, il Ministero delle Finanze russo prevede di destinare nel bilancio del 2023 ben cinque trilioni di rubli (57,2 miliardi di euro) alla difesa nazionale. Tuttavia, secondo gli esperti, a metà maggio si è già speso oltre due terzi di tale importo. Le spese militari superano di tre volte gli investimenti nell’economia nazionale e sono sei volte superiori alle spese per istruzione e assistenza sanitaria.
È importante sottolineare che la situazione finanziaria della Russia si sta complicando ulteriormente. A causa delle sanzioni internazionali, le entrate derivanti dall’esportazione di risorse naturali sono in diminuzione, così come i profitti ottenuti dalla vendita di petrolio e gas, in considerazione anche della recessione economica. A causa di questi fattori, il deficit di bilancio russo ha superato i 3,4 trilioni di rubli (39 miliardi di euro) ad aprile, nonostante la previsione di un deficit di fine anno di 3 trilioni.