Da tempi remoti, si tramanda la convinzione che eseguire le faccende domestiche serali portasse sfortuna.
Questa tradizione affonda le radici nella simbologia del Sole, simbolo di vita e luce, contrapposto alla Luna, associata alla morte e al mistero. Di conseguenza, l’attività di pulizia notturna era vista con sospetto e considerata un presagio negativo.
Esisteva la convinzione che pulire di sera potesse attrarre indigenza, in quanto si riteneva che fosse proprio durante la notte che maghi e streghe compissero i loro incantesimi. Si pensava che eliminare la sporcizia dopo il calar del sole potesse invitare in casa disagio e turbamento.
Secondo un’usanza diffusa tra alcune culture, gettare la spazzatura dopo il tramonto equivaleva a disfarsi della propria fortuna materiale. Anche gesti quotidiani come rimuovere le briciole dal tavolo con le mani, se fatti dopo il tramonto, erano ritenuti causa di impoverimento.
La ragione di questa avversione per le pulizie notturne risiedeva nella credenza che, spazzando via di sera, si potesse involontariamente rimuovere l’energia positiva dall’abitazione.
La scopa, per la sua forma, era considerata un simbolo di forze oscure, e si riteneva che usarla di sera potesse invocare spiriti maligni. Per evitare ciò, era consigliabile posticipare ogni attività di pulizia al mattino seguente.
Si riteneva che lavare i pavimenti durante le ore notturne potesse non solo attirare sfortuna ma anche allontanare amore e ricchezza dalla casa.