Nuovo studio rivela come sono state costruite le piramidi

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Le piramidi egizie, simboli iconici di una civiltà straordinaria, continuano a incantare il mondo con la loro maestosità. Nonostante siano trascorsi oltre 4.000 anni dalla loro costruzione, il mistero su come gli antichi Egizi abbiano realizzato queste imponenti strutture rimane ancora oggi un affascinante enigma. Nuove scoperte, tuttavia, potrebbero finalmente gettare luce su questa antica impresa ingegneristica.

Nuovo studio rivela come sono state costruite le piramidi

Le sfide della costruzione delle piramidi

Prendiamo come esempio la Grande Piramide di Giza, la più imponente delle oltre 100 piramidi ancora esistenti. Un tempo alta 147 metri, questa meraviglia architettonica fu edificata utilizzando circa 2,3 milioni di blocchi di pietra, ciascuno del peso compreso tra 2,5 e 15 tonnellate. Per comprenderne la complessità, immaginate sollevare l’equivalente di un autobus a due piani fino all’altezza di un moderno grattacielo, ripetendo il processo milioni di volte!

La teoria delle rampe: una nuova scoperta

Secondo l’ipotesi più accreditata, le pietre venivano trasportate utilizzando rampe inclinate. Studi recenti hanno portato alla luce nuovi indizi che rafforzano questa teoria. Un team di archeologi guidato dal dottor Roland Enmarch dell’Università di Liverpool ha scoperto una rampa estremamente ripida nella cava di Hatnub, luogo in cui gli antichi Egizi estraevano l’alabastro per le piramidi.

Questa rampa, caratterizzata da una pendenza del 20%, rappresenta il doppio dell’inclinazione ritenuta possibile dagli storici fino a oggi. Il sistema era progettato per sfruttare corde e slitte, rendendo il trasporto delle pietre più efficiente. Secondo il dottor Enmarch, questa tecnologia avrebbe potuto essere la chiave per costruire la Grande Piramide in tempi relativamente brevi.

La teoria delle rampe laterali

Un’altra ipotesi, avanzata dall’archeologo Frank Müller-Römer, propone che i costruttori utilizzassero rampe disposte lungo i quattro lati della piramide. Questo sistema avrebbe consentito di ottimizzare i tempi di costruzione, un elemento cruciale poiché i lavori iniziavano spesso all’inizio del regno di un faraone e dovevano concludersi prima della sua morte.

Il ruolo cruciale del Nilo

Il trasporto dei materiali verso i siti di costruzione è un altro aspetto fondamentale. È noto che gli antichi Egizi sfruttassero il fiume Nilo per trasportare blocchi di pietra e altre risorse, ma i percorsi esatti rimangono ancora oggetto di studio. Secondo il dottor Eman Ghoneim dell’Università della Carolina del Nord, i canali e i rami del Nilo utilizzati durante l’epoca dei faraoni si sono in gran parte insabbiati nel tempo, rendendo difficile ricostruire con precisione le rotte seguite.

Un enigma che continua ad affascinare

Sebbene molte domande rimangano senza risposta, queste scoperte stanno cambiando il nostro modo di comprendere le tecniche avanzate utilizzate dagli antichi Egizi. Le piramidi non sono solo monumenti di pietra, ma testimonianze senza tempo della creatività e dell’ingegno umano.

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