Le Piramidi di Giza, famose in tutto il mondo, si ergono maestose in Egitto. Particolarmente rilevante è la Piramide di Khufu, ovvero quella di Cheope, prossima alla Grande Sfinge, un’opera di notevole rilievo. Questa struttura, tra le più imponenti realizzate dall’uomo, figurava anche tra le 7 meraviglie del mondo antico.
Risalenti a circa 5000 anni fa, le piramidi egiziane sono un capolavoro architettonico avvolto in un alone di mistero che continua a intrigare gli archeologi. Inizialmente, gli Egizi costruirono queste piramidi vicino a Menfi, la capitale dell’epoca, supervisionando i lavori da un punto centrale.
In seguito, per ragioni ancora oscure, i faraoni decisero di spostare più volte il cantiere verso nord, affrontando a ogni trasferimento nuove sfide logistiche.
Dominic Montserrat e Marion Cook, noti come “Egypt Detectives“, si sono impegnati nella ricerca delle cause di questi spostamenti. Dominic propone una motivazione religiosa, ipotizzando un legame con il sacro altopiano di Giza. Marion, invece, analizza fattori pratici come le difficoltà ingegneristiche e la disponibilità di materie prime.
Il geologo dottor Baca Acai mette in luce il ruolo del calcare nella costruzione delle piramidi, notando che lo spostamento a nord ha facilitato il trasporto e il posizionamento di blocchi di pietra più grandi.
Nonostante le spiegazioni pratiche, persiste il mistero sulla scelta dei siti.
Gli studi suggeriscono che la devozione al dio solare Ra possa aver influenzato i faraoni nella selezione del luogo per le piramidi, vista la visibilità dei siti da Heliopolis. Gli esperti continuano a interrogarsi sulla reale motivazione dietro questi ripetuti spostamenti e sulla scelta definitiva del sito per queste magnifiche costruzioni.