James Cameron, le incredibili rivelazioni su The Abyss

VEB

Il rinomato regista e produttore canadese James Cameron, conosciuto per capolavori cinematografici come “Terminator“, “Avatar” e “Titanic“, ha recentemente rivelato un episodio pericoloso che ha vissuto durante le riprese del film “The Abyss” nel 1989. La rivelazione è stata fatta in occasione di un festival cinematografico tenutosi a Los Angeles, dove Cameron, 69 anni, era presente.

James Cameron le incredibili rivelazioni su The Abyss
Gage Skidmore from Peoria, AZ, United States of America, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

La situazione critica si verificò mentre Cameron stava dirigendo una scena complicata sott’acqua. L’ambientazione richiedeva che lui scendesse a dieci metri sotto la superficie dell’acqua, con dei pesi attaccati al corpo per evitare di galleggiare. Nonostante la sua notevole esperienza come subacqueo, Cameron si trovò in grave pericolo quando l’equipaggiamento subacqueo smise di funzionare correttamente.

Durante la scena, il resto del team era completamente assorto nelle riprese, e non si accorse immediatamente del pericolo che Cameron stava affrontando. Il regista cercò di chiedere aiuto ad Al Giddings, il cameraman subacqueo, ma un recente incidente aveva lasciato Giddings con una grave perdita dell’udito, rendendo difficoltoso per Cameron comunicare con lui sott’acqua.

In una situazione disperata, Cameron riuscì infine a segnalare il problema al capo della sicurezza subacquea, che gli fornì prontamente una maschera respiratoria di emergenza. Tuttavia, la maschera, che era rimasta inutilizzata sul fondo della vasca per tre settimane, aveva un difetto al diaframma che causò l’aspirazione di acqua anziché aria quando Cameron cercò di respirare.

A un passo dall’incoscienza, e con i subacquei di sicurezza che cercavano di mantenere Cameron sott’acqua per evitare danni ai polmoni durante la risalita rapida, il regista fu costretto a reagire con forza. Con un pugno ben piazzato, riuscì a liberarsi e nuotare verso la superficie, sfuggendo a quella che avrebbe potuto essere una tragedia sul set.

Questo racconto, come riportato da Variety, evidenzia non solo i rischi intrinseci nelle produzioni cinematografiche di alto profilo, ma anche l’indomabile spirito e la resilienza di James Cameron, un regista che continua a spingere i confini dell’arte e della tecnica cinematografica.

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