Domani 10 novembre ci sarà la visita del Papa a Prato, e si parlerà probabilmente di lavoro, la chiave dell’integrazione.
Bergoglio sarà nella cittadina toscana di primo mattino. Addirittura sarà alle 7.45 allo stadio Lungobisenzio, e già alle 8.15 si troverà in Piazza della Cattedrale.
Il territorio pratense è stato colpito in maniera particolarmente dura dalla crisi. Anche a causa di ciò i sindacati e le associazioni di categoria hanno deciso di inviare una lettera al Pontefice.
Nella lettera si dice che “il buon lavoro deve essere fonte di dignità per tutti, ed è la chiave su cui costruire una vera integrazione tra lavoratori italiani e cittadini migranti. C’è una Prato di cui non si parla, che non ha gli onori della cronaca, ma che è la spina dorsale della comunità”.
In buona sostanza una lettera che ricalca tutte le note posizioni di Bergoglio sul mondo del lavoro, sulla sua dignità e sulla ricerca di soluzioni consensuali e allargate.
Ivi compreso il concetto del buon lavoro, il più lontano possibile dalla condizione del precariato e cose simili.
Vedremo se anche questa visita del Papa potrà essere un impulso positivo per l’economia pratese e soprattutto per l’occupazione della zona.