Dopo anni di crisi per via delle restrizioni del periodo pandemico, il business travel torna a far registrare numeri paragonabili a quelli del 2019. Un trend incrementale che continua a febbraio 2023, come testimoniato dal report Business Travel Trend pubblicato dal Centro Studi Promotor di Bologna.
A livello globale nel secondo mese del 2023 si è registrato un aumento di richieste per i viaggi d’affari, con una crescita della spesa media che riguarda sia il settore nel suo complesso sia le diverse voci che lo compongono (hotel, voli, eccetera). E nonostante l’indice BTT (Uvet GBT) sia ancora leggermente al di sotto di quanto atteso, la spesa totale ha quasi raggiunto il livello toccato nel periodo precedente al Covid e alla successiva crisi economica.
Un dato a dir poco positivoper chi opera nel mondo del business travel: un settore che abbraccia a 360° il viaggio d’affari, concentrandosi non solo sulla pianificazione dello spostamento in aereo o in treno, ma includendo tutti gli aspetti organizzativi e logistici. Questa concezione di viaggio, assimilata dal mercato italiano nell’ultimo decennio, ha portato alla creazione di servizi di business travel ad hoc da parte delle agenzie di viaggio, che oggi rappresentano un alleato insostituibile per tutte quelle aziende che hanno necessità di organizzare delle trasferte.
Tuttavia la ripresa del settore non giunge inattesa. I segnali di una forte ripartenza del settore c’erano già dal 2021, quando dopo aver vissuto uno stop mai visto prima, il settore ha fatto registrare solo in Italia un incasso di 8,8 miliardi di euro. Un bel salto se si considera che nel 2020 era di 7,6 miliardi. C’è di più. Nel 2021 il numero di viaggi di lavoro è arrivato a 15 milioni e ormai da qualche tempo le aziende stanno investendo in maniera diversa sui viaggi d’affari.
In particolare, come evidenziato dall’Osservatorio Business Travel 2022presentato dal Politecnico di Milano, le aziende danno maggiore importanza alle trasferte di lavoro rispetto al passato. Complice anche una maggiore operatività online, che ha ridotto gli incontri in presenza, rendendoli inevitabilmente più rilevanti in termini di business. Non c’è quindi da stupirsi che sempre più spesso travel manager lavorino a fianco delle HR.
L’Osservatorio del Politecnico evidenzia anche un cambiamento delle performance a livello nazionale. Se tipicamente il business travel si allinea all’andamento del PIL, nel 2021 i servizi inerenti le trasferte di lavoro hanno fatto registrare dati migliori di quelli dell’industria.
I viaggi d’affari hanno quindi un peso sempre maggiore rispetto al passato e il settore porta numeri paragonabili a quelli del periodo precedente la pandemia. A conferma che il business travel ricopre un ruolo sempre più importante per tutte le aziende italiane, e non solo per quelle che operano nel settore. Rimarca quest’ultimo aspetto un ulteriore dato: stando all’Osservatorio Business Travel 2022 solo il 10% delle aziende non ha ancora una propria travel policy.