Sono anni che gli scienziati hanno dimostrato che l’inquinamento atmosferico, le polveri sottili e le onde che imperniano l’aria che respiriamo provocano ogni anno migliaia di vittime, attraverso le più svariate patologie che colpiscono l’apparato respiratorio.
Ma adesso finalmente è arrivata una sentenza storica, che porta questo riconoscimento anche a livello giuridico: l’elettrosmog, causato dalle onde elettromagnetiche di wi-fi e telefonini, esiste, fa male e il danno va risarcito.
Secondo i giudici francesi l’allergia provocata da elettrosmog è un handicap e per questo hanno riconosciuto il diritto alla pensione di invalidità a una donna di 39 anni, affetta da sindrome da ipersensibilità elettromagnetica, una patologia controversa su cui non ci sono prove scientifiche definitive.
Riconosciuto, dunque, un deficit funzionale dell’85% alla donna, un’ex documentarista e drammaturga, che oggi vive isolata sulle montagne dei Pirenei, senza elettricità. La donna potrà contare su un contributo di 800 euro al mese per 3 anni, eventualmente rinnovabile.
La decisione del tribunale francese è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni che chiedono attenzione verso questa “patologia”.