Il cuneo fiscale è tra i più alti d’Europa, e non stupisce più che molti italiani sono quindi obbligati a diventare morosi: troppe famiglie non riescono a gestire le magre entrate e le troppe uscite, con bollette che spesso sono dei veri e propri salassi.
L’Autorità dell’Energia in tema di morosità ha quindi introdotto delle importanti novità, proprio per cercare di venire incontro a chi non riesce a pagare entro le scadenze, per evitare di agire immediatamente con i distacchi, finora previsti in tempi estremamente ristretti.
In particolare, per i clienti serviti nei regimi di tutela, la richiesta per ottenere il pagamento a rate ora potrà essere effettuata anche entro i 10 giorni successivi al termine fissato per il pagamento della fattura (finora la domanda non poteva essere inviata dopo la scadenza), cioè entro 30 giorni dalla sua emissione, invece dei 20 attuali.
Così, in pratica, in caso di bollette non pagate, il gestore non potrà procedere alla richiesta di sospensione della fornitura senza prima aver inviato al cliente, per raccomandata, una comunicazione di messa in mora riportando la nuova scadenza per pagare e la data in cui potrà essere richiesta la sospensione della fornitura.
Il pagamento a rate delle bollette sarà inoltre concesso obbligatoriamente al cliente in alcuni casi di addebito di consumi non registrati per un qualche malfunzionamento del contatore di cui il cliente non sia responsabile.
Il Garante ha rinviato ad ulteriori approfondimenti ogni scelta sull’eventuale creazione o meno di un elenco morosi.