Nel 2014 c’è stata una vera e propria crisi del lavoro negli Usa.
Si pensava, forse sbagliando, che funzionando l’economia in quel grande Paese, anche il mercato del lavoro potesse funzionare meglio. Almeno rispetto a quello europeo.
E invece no. Se l’economia in generale negli Usa, rallentamento a parte, non si è mai fermata, così non è stato per i dati occupazionali.
I numeri parlano chiaro e ci dicono che l’anno scorso il 12% degli uomini fra i 25 e i 45 anni non lavorava e nemmeno cercava un lavoro.
Sostanzialmente la stessa percentuale c’era anche in Italia. Per fare un raffronto, l’indice è stato dell’8% in Gran Bretagna, in Francia e Germania del 7% e in Giappone del 4%.
Vale a dire che nel Paese del Sol Levante la disoccupazione praticamente non esiste.
Questo discorso però è riferito all’anno scorso, mentre per il 2015, almeno fino ad ora, i dati statunitensi ci dicono che l’indice di disoccupazione è in calo abbastanza netto, anche se, in effetti, gli analisti si aspettavano dati ancora migliori.
Obama da questo punto di vista avrebbe potuto fare di più. Ma il suo mandato non è ancora finito, e forse l’ultimo periodo riserverà delle sorprese in positivo anche per il lavoro.