Purtroppo, i sintomi del cancro al pancreas si presentano solo quando la malattia entra in uno stadio avanzato. Non esistono, inoltre, sintomi specifici, dal momento che questi sono comuni a varie affezioni del sistema digerente; il dolore addominale, quando presente, è localizzato nella parte superiore dell’addome e può irradiarsi alla schiena
Ancora oggi il tasso di mortalità per questa grave malattia è davvero molto alto, anche perchè i sintomi più importanti si mostrano, mediamente, quando il cancro è già in una fase avanzata del suo percorso e dunque fondamentale è una diagnosi precoce della malattia.
Il pancreas è un organo lungo poco più di 15 centimetri, si trova in profondità nell’addome, tra lo stomaco e la spina dorsale, ed è circondato dal fegato, dall’intestino e da altri organi.
Il pancreas produce i succhi pancreatici, fluidi contenenti enzimi che contribuiscono alla digestione; i succhi pancreatici percorrono una serie di condotti che confluiscono nel dotto pancreatico e da qui nel duodeno, cioè nella parte iniziale dell’intestino tenue. Ma soprattutto questo organo produce l’insulina e altri ormoni che, dopo essere entrati in circolo, raggiungono tutto l’organismo e servono per usare o immagazzinare l’energia derivante dagli alimenti.
Cancro al pancreas fondamentale una diagnosi precoce
In alcuni casi il tumore al pancreas può presentare sintomi come vomito, nausea e, in circa il 10% dei malati comporta la comparsa del diabete, poiché l’organo non è più in grado di produrre insulina.
Vi è un certo numero di tipi di neoplasie pancreatiche; l’adenocarcinoma pancreatico è la più comune, in quanto rappresenta circa l’85% dei casi, e il termine “cancro del pancreas” viene talvolta utilizzato per riferirsi solo a questo tipo.
Gli adenocarcinomi hanno origine nelle cellule che costituiscono la porzione dell’organo deputata alla produzione di enzimi digestivi. Tuttavia anche i diversi altri tipi di tumore, che rappresentano insieme la maggioranza dei non adenocarcinomi, possono derivare da queste cellule.
La cosa peggiore, però, è che queste cellule tumorali possiedono la capacità di diffondersi in altre parti dell’organismo. Raramente il tumore al pancreas si verifica prima dei 40 anni di età e più della metà dei casi di adenocarcinoma pancreatico coinvolge ultrasettantenni.
Negli ultimi 15 anni i casi di cancro al pancreas nel nostro Paese sono aumentati del 59 per cento: le nuove diagnosi annue che nel 2002 erano 8.602, nel 2017 sono circa 13.700.
Chi si ammala di tumore al pancreas ha un’aspettativa di vita bassa, anche rispetto ad altre neoplasie e questo è spiegabile con la difficoltà di una diagnosi precoce, dovuta all’evoluzione asintomatica della malattia.
Le aspettative di vita aumentano però se si riesce ad avere una diagnosi precoce. E c’è qualcosa che si può fare per non ammalarsi: non fumare, seguire una dieta sana e stare alla larga dai chili di troppo.
E’ stata infatti scientificamente dimostrata una solida relazione fra chili di troppo e cancro al pancreas: l’obesità aumenta del 12 per cento il rischio di questa malattia. Soprattutto quando il grasso è stratificato sull’addome e sono presenti intolleranza al glucosio, resistenza all’insulina e diabete.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni, la Fondazione AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) aderisce alla IV Giornata Mondiale sul Tumore del Pancreas. L’evento internazionale si celebra il prossimo 16 novembre ed è promosso da 60 associazioni di pazienti, medici e cittadini di 27 diversi Paesi.
Il logo della IV Giornata Mondiale sul Tumore del Pancreas è un aquilone di color ametista che simboleggia la speranza e la voglia di lottare. Il 16 novembre 2017, nelle piazze centrali di quattro città (Piazza Gae Aulenti a Milano, Piazza Bra a Verona, Piazza di Spagna a Roma e Piazza Dante a Napoli), saranno presenti gli stand delle associazioni dei pazienti, che distribuiranno volantini informativi. È anche previsto un volo di palloncini viola che partirà simultaneamente alle 17:00 da tutte le piazze coinvolte.