Nonostante gli scontri, le minacce, il polverone che si è sollevato negli ultimi giorni, e precisamente da quando è stato dato il via libera al ddl sui vaccini obbligatori, l’iter legislativo è andato avanti, e siamo arrivati alle battute finali.
Il tanto dibattutto decreto sull’obbligo vaccinale uscirà il prossimo martedì. Ad annunciarlo è la stessa ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta al Festival dell’economia di Trento per parlare di “Sanità e Sviluppo”.
“Il decreto è al Quirinale, arriva martedì, quando ci sarà anche una presentazione tecnico-scientifica per dare le istruzioni alle famiglie e alle istituzioni su come funzioneranno le novità, compreso il periodo transitorio”, ha spiegato.
Il decreto, come ormai è noto a tutti, reintroduce in Italia l’obbligo di vaccinazione per poter iscriversi e frequentare le lezioni a scuola, a partire dal prossimo settembre.
La Lorenzin sui vaccini è stata categorica: “Il tema è serio: abbiamo un tasso di vaccinazione che mette in pericolo la salute pubblica italiana. Abbiamo approvato un piano di immunizzazione che non si realizza in 4 giorni, è previsto un calendario vaccinale secondo classi di età e le vaccinazioni sono gratis perché necessarie alla salute pubblica. Ad esempio, i bambini non vaccinati da 0 a 6 anni hanno sei mesi di tempo per mettersi in regola con le vaccinazioni, contattando le rispettive Asl per stabilire il calendario”.
“I figli – ha continuato la ministra – non sono degli oggetti di proprietà, vanno difesi nella loro salute e integrità”.
Intanto, mentre l’Oms (l’Organizzazione mondiale della sanità) promuove l’Italia per la sua politica sui vaccini, non si placa la protesta del fronte anti-vax: nelle scorse ore all’esterno di due Asl della provincia di Bergamo sono stati ritrovati alcuni volantini contro la ministra della Salute e un gruppo di manifestanti ha esposto striscioni “anti vax” fuori dal teatro di Trento dove stava parlando Lorenzin.
«Non siamo contro i vaccini – hanno spiegato i manifestanti- chiediamo però trasparenza e tutela per tutti, controlli sulla composizione dei vaccini, analisi pre-vaccinali, corretta informazione, riconoscimento del danno vaccinale».