Alcuni giorni fa è stata ampiamente diffusa la notizia dell’incredibile scoperta sulla luna, in onore della quale la NASA ha deciso di organizzare una conferenza stampa il 26 ottobre, ufficializzando la presenza di acqua sul nostro satellite.
L’orbiter dell’agenzia spaziale stava scansionando alcune pianure lunari: il Mare Lunare. Gli scienziati, quando hanno ottenuto le immagini, hanno notato un cratere largo 40 metri. Secondo Peter Schultz, un membro della missione Apollo, gli astronomi erano confusi perché il cratere era diverso da qualsiasi altro. Inoltre, all’interno della depressione c’era un misterioso oggetto lungo 17 metri.
Peter Schultz ritiene che gli scienziati debbano affrontare “qualcos’altro”. Gli esperti hanno escluso la possibilità di un meteorite, poiché il cratere non è rotondo. Lo scienziato planetario Matt Genge ritiene che l’immagine mostri le tracce della fallita missione Apollo.
40 anni fa, la NASA condusse uno strano esperimento: il 19 aprile 1972, gli astronauti dell’Apollo 16 lanciarono un razzo S-IVB. L’oggetto si è schiantato contro la superficie lunare. L’equipaggio voleva misurare le onde d’urto, il che avrebbe aiutato a studiare la struttura interna del nostro satellite naturale in modo più dettagliato.
Nel 2017 si è scoperto di studiare più in dettaglio l’oggetto nel cratere. 17 metri sono esattamente le dimensioni del lanciatore caduto. Molto probabilmente, dopo così tanti anni, il mistero della missione Apollo è stato finalmente risolto. Il missile era abbastanza resistente da resistere all’impatto.