Un disturbo alimentare certo, ma anche una vera e propria malattia che consuma corpo e anima e che può condurre alla morte se non si affronta di petto e si combatte con un aiuto in primis psicologico.
L’anoressia è uno dei mali di questo secolo, e purtroppo si manifesta sempre più precocemente, finendo per colpire sempre di più anche bambini, e nella stragrande maggioranza, bambine.
L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha deciso di dedicare un pomeriggio all’informazione sull’anoressia, oggi, mercoledì 2 dicembre 2015, dalle ore 16.30, presso l’Auditorium San Paolo (viale Ferdinando Baldelli, 38): un convegno e un documentario per parlare di una malattia mentale complessa che colpisce un numero crescente di ragazzi e ragazze e che si manifesta come detto sempre più precocemente.
“Felicemente imperfetta” è il titolo del documentario girato dalla regista Maite Carpio Bulgari all’interno del Day Hospital di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale che sarà proiettato al termine dell’incontro. Storie di ragazze anoressiche e delle loro famiglie che hanno intrapreso, con successo, il lungo percorso di guarigione dalla malattia.
Tra le malattie psichiatriche, chiariscono gli esperti del Bambino Gesù, l’anoressia è la sindrome che fa registrare il più alto tasso di mortalità: 1,8% in età infantile, 10% in età adulta. Inoltre, «nelle persone anoressiche il rischio di morte è 5-10 volte maggiore di quello di persone sane della stessa età e sesso».
Non colpisce solo il genere femminile, ma anche quello maschile: il rapporto è di circa 9 a 1 e il numero dei maschi, soprattutto in età prepuberale, è in aumento.