Ognuno di noi, inutile negarlo, passa sempre più tempo della propria giornata attaccati allo schermo, che sia del proprio smartphone o del proprio pc, ben poca differenza fa.
Se essere sempre collegati alla rete può rappresentare una vera risorsa per la conoscenza, può diventare una vera e propria patologia per migliaia di ragazzi che del computer o dello smartphone ne hanno fatto una vera e propria ossessione.
Cefalee, stanchezza cronica, disturbi alimentari e del sonno: sono solo alcuni dei campanelli d’allarme di una dipendenza da web, così come isolamento, rabbia e improvviso calo del rendimento scolastico sono il sintomo più comune di una vittima dei cyberbulli.
Sono centinaia le vittime anche in Italia ed è per questo che al Policlinico Gemelli di Roma è nato un nuovo centro pediatrico interdisciplinare per la psicopatologia da web.
Il Centro è frutto e sperimenta la collaborazione tra diverse discipline: la Psichiatria, la Neuropsichiatria Infantile e la Pediatria ed è stato presentato al Centro Congressi Europa dell’Università Cattolica a Roma.
Per i bambini e gli adolescenti un uso disfunzionale del tempo passato online può innescare distorsioni nei processi di costruzione dell’identità e dell’immagine personale correlate a nuovi fenomeni dissociativi, portando alla dipendenza patologica e a segnali crescenti di ritiro sociale, con aspetti sovrapponibili al fenomeno giapponese “Hikikomori”.
Il nuovo centro rappresenterà un’esperienza pilota in grado di affrontare il problema delle dipendenze da rete a 360 gradi, riuscendo a coprire non solo gli elementi psicologici legati alla dipendenza ma anche le ripercussioni a livello fisico e cognitivo. Per la prima volta si offrirà una presa in carico completa aiutando i ragazzi e le loro famiglie nell’affrontare tutte queste problematiche.