I Call Center devono tornare in Italia, parola del Ministro Calenda che promette 20mila nuovi posti di lavoro.
Il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda punta a creare almeno 20.000 posti di lavoro in Italia, con una strategia molto semplice: accordarsi con le aziende che operano outsourcing, affinché, nell’appaltare il servizio di call center, non tengano conto del massimo ribasso, ma anche dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Quest’ultima tiene conto in maniera importante anche della qualità del servizio, compresi gli aspetti tecnici.
Il problema sarà di capire se le aziende, singolarmente, saranno in grado di far pronte a una richiesta del genere, visto che ognuna di esse ha ovviamente conti economici e relative possibilità, che sono diverse.
Per la Fistel l’idea è positiva: “C’è la buona volontà del Governo di agire in un settore di crisi, e chiama in causa i committenti che non devono incidere sui più deboli per sistemare i bilanci”.
Anche la Uilcom esprime parere favorevole, tramite il suo Segretario generale Salvo Ugliarolo: “Dà attenzione a un mondo abbandonato a se stesso negli ultimi 5-6 anni, con carenze di regole e vuoti normativi che hanno compromesso la tenuta occupazionale. Chiediamo però al Ministro un coinvolgimento anche delle parti sociali”.