Ho chiesto il divorzio a mio marito a causa di una strana abitudine che ha reso la nostra convivenza insostenibile.
Ogni relazione ha le sue sfide, ma questa abitudine di restare in auto prima di entrare in casa ha superato ogni limite, portando una donna a considerare seriamente il divorzio.
In un post su un social, ha spiegato come la situazione sia diventata insostenibile questa settimana.
“Sono sposata da due anni e mio marito ha l’abitudine di rimanere seduto in macchina per cinque o dieci minuti prima di entrare in casa. Non so perché lo faccia, ma ha menzionato un’esperienza traumatica legata al tradimento della sua ex. Questa abitudine ha causato molti litigi, soprattutto quando abbiamo ospiti o quando la cena è pronta e lui resta in auto in silenzio. Finora, sono riuscita a tollerare questo comportamento, ma tutto è cambiato la scorsa settimana durante un’emergenza“.
“Mio figlio di otto anni è caduto dalle scale rompendosi la caviglia. Ho chiamato mio marito per portarlo all’ospedale. Lui è uscito subito dal lavoro, ma poi ho visto che era rimasto in macchina davanti casa. Ero scioccata e arrabbiata. Sono corsa fuori e gli ho chiesto da quanto tempo fosse lì. Mi ha detto otto minuti e che sarebbe entrato solo dopo altri due minuti. Nonostante fosse un’emergenza, ha insistito che non poteva entrare prima. Alla fine, un vicino gentile ci ha portato in ospedale e io sono andata a stare da mia madre, decidendo di chiedere il divorzio“.
“Mio marito ha cercato di giustificarsi dicendo che era bloccato dalla sua ansia. La sua famiglia mi ha accusata di peggiorare il suo trauma. La mia famiglia mi supporta, ma mio marito continua a chiedermi di ripensarci, dicendo che sto esagerando. Tuttavia, non posso più fidarmi di lui in situazioni serie come questa” ha spiegato la donna.
La donna ha chiarito che il figlio non è suo figlio biologico e che non ha avuto figli insieme al suo attuale marito. Migliaia di persone hanno commentato il post. Un utente ha suggerito che potrebbe soffrire di DOC e che ha bisogno di aiuto professionale.
Un altro ha detto che anche lui ha bisogno di qualche minuto per decomprimere dopo il lavoro, ma che salterebbe questo rituale in caso di emergenza. Un terzo ha osservato che è importante avere un partner su cui poter contare e che la salute mentale non dovrebbe gravare sugli altri.
