E’ vero che l’oro sulla Terra sta finendo?

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La tensione bellica in Israele ha provocato una rapida risposta nel valore dell’oro, che ha registrato un incremento di 20 dollari l’oncia, raggiungendo un valore attuale di circa 1.850 dollari per oncia (31,1035 grammi).

vero che oro sulla Terra sta finendo
Foto@Pixabay

Nelle epoche segnate da guerre e recessioni economiche, gli investitori tendono a rifugiarsi nell’oro, percepito come un investimento sicuro, causando così un aumento dei prezzi. La domanda rimane elevata, parzialmente sostenuta dagli acquisti effettuati dalle banche centrali, come evidenziato dagli acquisti effettuati dalla Magyar Nemzeti Bank, che ha moltiplicato per tre le proprie riserve auree, ora pari a oltre 94,5 tonnellate, anche in periodi di pace.

L’oro, presente da oltre cinque millenni, non è facilmente quantificabile: le stime variano significativamente, oscillando tra 160.000 e 200.000 tonnellate in circolazione. La storia della lavorazione dell’oro risale a epoche antiche, con le prime monete d’oro coniate intorno al 550 a.C. in quella che oggi è la Turchia. Le stime indicano che fino al 1492, l’umanità aveva prodotto quasi 13.000 tonnellate di oro.

Sorprendentemente, se tutte le 200.000 tonnellate di oro esistenti venissero fuse, potrebbero adattarsi in un cubo di 22 metri di lato o una sfera dal diametro di 27 metri. L’oro non è soltanto un metallo pregiato ma ha anche proprietà uniche, come quella di poter essere sottile e resistente: ad esempio, da una pepita si può trarre un filo lungo 2 chilometri.

La creazione dell’oro, legata a fenomeni astronomici come collisioni stellari ed esplosioni cosmiche, contribuisce alla sua rarità. Sulla questione di quanto oro sia ancora celato nel ventre della Terra, c’è incertezza: un report del 2012 identificava 439 siti in grado di produrre un milione di once (31,1 tonnellate) ciascuno, ma solo una frazione di questi ha una produzione effettiva, e la stima complessiva si aggira attorno alle 93.796 tonnellate. Tuttavia, l’accesso a circa 74.000 tonnellate risulta complicato per vari motivi, tra cui difficoltà economiche, infrastrutturali e politiche.

Attualmente, la Cina domina la produzione globale di oro, seguita da nazioni come Russia e Australia, che estraggono almeno 300 tonnellate annue. Il Canada e gli Stati Uniti completano la top five dei produttori. Nel XIV secolo, anche l’Ungheria era un attore significativo nel mercato dell’oro, contribuendo all’80% dell’oro in circolazione in Europa attraverso le sue miniere. Progetti futuri per l’estrazione dell’oro, inclusi quelli in località come Börzsöny, rimangono avvolti nel mistero e nella speculazione.

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