Anche i binari della ferrovia di Kahramanmaras, hanno subito il contraccolpo del terremoto devastante avvenuto nelle ultime ore in Turchia.
In precedenza, il sismologo italiano, Carlo Doglioni, ha riferito che “come risultato dello spostamento delle placche tettoniche, la Turchia sembrava essersi spostata di 3 metri a sud-ovest“.
Alcune immagini condivise in rete dimostrano chiaramente la realtà delle parole dell’esperto.
Il movimento delle placche tettoniche crea pressione sulle zone di faglia ai loro confini. È l’improvviso rilascio di questa pressione che provoca i terremoti.
Gli scienziati tendono a pensare che l’energia dei terremoti provenga da un luogo o da un epicentro, ma in realtà sono causati dal movimento lungo l’area della faglia.
Più forte è il terremoto, più grande è la zona di faglia. Probabilmente c’era movimento in un’area lunga circa 190 km e larga 25 km. Ciò significa che il terremoto era avvertito su un’area molto vasta.
Gli esperti stimano che il devastante terremoto sia stato avvertito da 610.000 persone nelle vicinanze a circa 80 km a nord-est lungo il confine della placca tettonica.
Dopo grandi terremoti, ci saranno molti terremoti più piccoli, le cosiddette scosse di assestamento, poiché la crosta si adatta ai cambiamenti di stress.