Il famoso orologio dell’Apocalisse è stato aggiornato

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L’iconico Orologio del Giorno del Giudizio – o Doomsday Clock – segna ora 89 secondi alla mezzanotte, con un avvicinamento di un secondo rispetto all’anno precedente. Questa simbolica misura, creata nel 1947 dal Bulletin of Atomic Scientists, indica quanto l’umanità sia prossima a un potenziale disastro globale. Negli ultimi decenni, il raggio d’azione di questo indicatore è stato ampliato per comprendere non solo la minaccia nucleare, ma anche i cambiamenti climatici, le pandemie e la crescente disinformazione.

Il famoso orologio de Apocalisse è stato aggiornato

Perché è stato spostato l’Orologio del Giorno del Giudizio

Secondo gli scienziati, l’ulteriore spostamento verso la mezzanotte è stato influenzato da diversi fattori, tra cui:

  • Aumento delle tensioni geopolitiche: in particolare, si fa riferimento agli eventi che hanno seguito l’insediamento di Donald Trump, accusato di aver infranto pratiche internazionali consolidate.
  • Crisi climatica crescente: l’ultimo anno ha registrato temperature record, evidenziando l’urgenza di affrontare i cambiamenti climatici con azioni concrete.
  • Diffusione di disinformazione: la rapida espansione di teorie del complotto e notizie false, amplificate da nuove tecnologie, mina la fiducia collettiva e ostacola gli sforzi per affrontare le sfide globali.

Le parole di Juan Manuel Santos e la necessità di una leadership coraggiosa

L’ex presidente colombiano Juan Manuel Santos, oggi a capo del gruppo di ex leader The Elders, ha sottolineato la gravità della situazione, affermando che l’orologio è “più vicino all’apocalisse che mai”. Santos ha inoltre ribadito l’importanza di unire gli sforzi e mettere in campo una leadership coraggiosa per invertire la tendenza, rimarcando i rischi della disinformazione e delle nuove tecnologie non ancora del tutto comprese.


Diplomazia e clima: i punti critici

Pur accogliendo positivamente l’intenzione di dialogo con Russia e Cina, Santos ha criticato la decisione del nuovo presidente degli Stati Uniti di ritirarsi dall’Accordo di Parigi sul clima e di sospendere il contributo all’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Tali azioni sono viste come un passo indietro nella cooperazione globale, tanto più urgente in un contesto segnato dall’aumento dei rischi ambientali.


Un allarme che risuona dal 1947

Nato durante la Guerra Fredda per misurare la distanza da un conflitto nucleare, il Doomsday Clock era inizialmente impostato a 7 minuti prima della mezzanotte. Con il passare del tempo, i criteri di valutazione si sono ampliati, includendo pandemie, crisi climatiche e campagne di disinformazione governativa. L’ultimo drastico spostamento – da 10 a 90 secondi prima della mezzanotte – era avvenuto nel 2023, a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022.


Conclusioni

Il nuovo assetto a 89 secondi dalla mezzanotte riflette un panorama internazionale instabile, segnato da tensioni politiche, sfide climatiche e crescente disinformazione. Gli esperti invitano a un’azione immediata, chiedendo trasparenza, cooperazione e politiche condivise volte a garantire un futuro più sicuro e sostenibile per l’umanità.

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