Come ha più volte sottolineato l’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM), ogni giorno in Italia si scoprono circa 1.000 nuovi casi di cancro.
La buona notizia è che negli ultimi anni sono complessivamente migliorate le percentuali di guarigione: il 63 per cento delle donne e il 54 per cento degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi.
Ma parallelamente si stanno diffondendo tipologie di tumori che negli anni passati colpivano un numero ristretto di pazienti: è questo il caso del cancro ai testicoli, come sottolineano gli esperti lanciando l’allarme prevenzione.
«L’incidenza del tumore del testicolo aumenta del 2% all’anno nel nostro Paese. Nel Veneto si registra l’incremento più rilevante, che supera la media nazionale ma anche quella dei Paesi scandinavi, considerati fino ad oggi quelli a più alta incidenza per questo tipo di tumore. Il problema è che il maschio non si cura e non fa prevenzione, a differenza della donna», ha spiegato all’AdnKronos Salute Carlo Foresta, professore dell’università di Padova.
L’esperto lancia l’allarme illustrando i risultati dell’ultimo studio della Fondazione Foresta di Padova, ottenuti incrociando i dati dell’Airtum (Associazione italiana registri tumori) con quelli provenienti da analoghi centri di raccolta del Nord Europa.
L’aumento dei casi è grave soprattutto perché soprattutto i più giovani hanno poca cura di sintomi e quindi sono poco attenti alla prevenzione: meno del cinque per cento dei ragazzi minori di 20 anni ha fatto una visita urologica mentre oltre il 60 per cento delle coetanee si è rivolta almeno una volta al ginecologo.
“Il 99 per cento dei pazienti sopravvive, ma non per questo ha meno importanza parlare di prevenzione”, ha quindi spiegato Domenico Francesco Rivelli, presidente della Lilt di Bologna.
“È essenziale far capire anche all’uomo l’importanza della prevenzione, stimolando le politiche di informazione e di screening per queste patologie. Sebbene il tumore del testicolo interessi degli organi esterni e quindi facilmente controllabili, a differenza di altri tumori per i quali si fa prevenzione, di questa forma tumorale si parla poco. L’autopalpazione dei testicoli rappresenta un importantissimo strumento di prevenzione secondaria che tutti gli uomini dovrebbero effettuare all’incirca ogni mese”, chiosa quindi il dottor Foresta.