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Trump impone i dazi, ma gli Stati Uniti chiedono sconti sulle uova all’Europa

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L’epidemia di influenza aviaria che ha colpito gli Stati Uniti sta causando una forte carenza di uova, facendo schizzare i prezzi alle stelle. Per contrastare la crisi, il governo americano ha richiesto l’esportazione di uova a diversi paesi europei, tra cui la Danimarca. Tuttavia, l’industria europea del settore non sembra avere eccedenze disponibili, rendendo la situazione ancora più complessa.

Trump impone i dazi ma gli Stati Uniti chiedono sconti sulle uova a Europa

Prezzi in aumento: l’emergenza uova negli Stati Uniti

Negli ultimi mesi, i prezzi delle uova negli Stati Uniti hanno registrato un aumento record. A febbraio, il costo all’ingrosso è cresciuto del 59% su base annua, mettendo in difficoltà i consumatori e l’industria alimentare. L’epidemia di influenza aviaria ha ridotto drasticamente la produzione di uova, creando una crisi senza precedenti.

Per far fronte alla situazione, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha inviato richieste formali a diversi produttori internazionali per valutare la loro capacità di esportazione. Tra i destinatari figura l’Associazione danese dei produttori di uova, che ha confermato di aver ricevuto la richiesta da Washington.

La risposta della Danimarca e le sfide del mercato europeo

Nonostante la richiesta degli Stati Uniti, la Danimarca e altri paesi europei si trovano ad affrontare una situazione di carenza globale di uova. La crescente domanda interna e l’impatto della stessa epidemia di influenza aviaria hanno ridotto la disponibilità del prodotto.

Un portavoce dell’Egg Producers Association ha evidenziato alcune criticità che potrebbero complicare le esportazioni verso gli USA, tra cui le rigide normative igienico-sanitarie e altri fattori logistici.

A complicare ulteriormente il contesto vi è il tema delle relazioni politiche tra Danimarca e Stati Uniti. La questione della Groenlandia, su cui in passato Washington ha espresso interesse, potrebbe influenzare i rapporti commerciali tra i due paesi.

L’alternativa turca: 15.000 tonnellate di uova verso gli USA

Mentre l’Europa valuta la richiesta americana, la Turchia ha già iniziato a esportare uova negli Stati Uniti. A febbraio, Ankara ha annunciato l’invio di circa 15.000 tonnellate di uova, contribuendo a tamponare la crisi.

Parallelamente, il Segretario all’Agricoltura degli Stati Uniti, Brooke Rollins, ha lanciato un piano da 1 miliardo di dollari per trovare nuove forniture di uova all’estero, nell’ambito di un’iniziativa mirata a combattere l’influenza aviaria e stabilizzare il mercato interno.

Conclusioni: quale sarà il futuro del mercato delle uova?

La crisi delle uova negli Stati Uniti sta avendo ripercussioni a livello globale, coinvolgendo diversi paesi produttori. Sebbene Washington stia cercando di garantire nuove forniture attraverso importazioni, la carenza mondiale e le sfide logistiche potrebbero rendere la soluzione più complessa del previsto.

Restano aperte diverse domande: l’Europa sarà in grado di rispondere alla richiesta americana? La Turchia diventerà il principale fornitore di uova per gli USA? Nel frattempo, i consumatori americani continuano a fare i conti con prezzi sempre più elevati

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