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Scrivania in disordine? Potrebbe essere il segreto della creatività

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Se il disordine sulla scrivania sia indice di genialità è un dibattito che va avanti da tempo. Ma ora la scienza sembra offrire una prospettiva interessante: un ambiente di lavoro caotico potrebbe effettivamente stimolare il pensiero creativo e favorire idee innovative.

Scrivania in disordine Potrebbe essere il segreto della creatività

Disordine e creatività: cosa dice la ricerca

Uno studio del 2013, pubblicato su Psychological Science e condotto dalla psicologa Kathleen Vohs dell’Università del Minnesota, ha analizzato il legame tra ambiente di lavoro e capacità creative. I ricercatori hanno coinvolto alcuni partecipanti in un esperimento, dividendo i volontari in due gruppi: alcuni hanno lavorato in una stanza perfettamente ordinata, mentre altri si sono trovati in un ambiente disordinato.

I risultati hanno evidenziato una netta differenza nel comportamento:

  • Chi si trovava in un ambiente ordinato tendeva a seguire norme sociali più rigide, dimostrandosi più incline alla generosità e a scelte salutari, come preferire snack nutrienti.
  • Al contrario, coloro che lavoravano in un contesto più caotico hanno mostrato una maggiore originalità nel trovare usi alternativi per oggetti di uso comune, suggerendo una connessione tra disordine e creatività.

Secondo Vohs, la spiegazione risiede nel fatto che un ambiente ordinato favorisce comportamenti abituali e conformisti, mentre un contesto più caotico spinge a rompere gli schemi e a esplorare nuove soluzioni.

Troppo disordine? Attenzione all’equilibrio

Sebbene il disordine possa essere un catalizzatore di idee brillanti, gli esperti mettono in guardia contro il caos eccessivo. Un ambiente eccessivamente disorganizzato può avere effetti negativi sulla concentrazione e sulla produttività. La chiave, quindi, sta nel trovare un giusto equilibrio tra ordine e libertà creativa.

Genialità e disordine: un binomio storico

Curiosamente, alcuni dei più grandi geni della storia erano noti per il loro disordine. Albert Einstein e Mark Twain, ad esempio, lavoravano in spazi caotici, ma questo non ha impedito loro di sviluppare idee rivoluzionarie.

Quindi, prima di giudicare negativamente un collega per la sua scrivania in disordine, fermiamoci un attimo: potrebbe essere proprio quel caos a nascondere una scintilla di genialità!

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