Le agenzie funebri del Regno Unito si trovano a custodire i resti cremati di migliaia di persone mai ritirate dai familiari. Secondo stime della National Association of Funeral Directors (NAFD), si parla di oltre 300.000 ceneri non reclamate in Inghilterra e Galles, accumulate nel corso degli anni.
Un problema in crescita per le agenzie funebri
Funerali celebrati, ma ceneri abbandonate o dimenticate. Molti operatori sottolineano come la causa principale sia spesso la mancanza di un piano preciso da parte dei familiari, che non sanno come o dove conservare i resti del loro caro. Alcune pompe funebri conservano urne dal 1960: ad esempio, nel sud di Londra, una sola impresa dichiara di avere i resti di circa 200 persone non reclamate.
Riforme legislative in arrivo
La Law Commission del Regno Unito sta studiando riforme sulla legislazione riguardante sepoltura e cremazione in Inghilterra e Galles. L’obiettivo è introdurre norme più chiare su come gestire le ceneri non raccolte a distanza di settimane dal funerale.
- L’idea è che, se nessun familiare si fa vivo entro 4 settimane, le pompe funebri siano autorizzate a restituire i resti cremati al crematorio.
- Si propone inoltre che la legge abbia valore retroattivo, così da risolvere anche i casi accumulati nel corso di decenni.
Possibili soluzioni: dispersioni di massa e cerimonie collettive
Secondo la NAFD, per evitare di dover conservare un numero sempre maggiore di urne, si sta pensando di organizzare delle vere e proprie “dispersioni di massa”. Questo tipo di evento consentirebbe di dare comunque un valore simbolico e dignitoso alle ceneri, in assenza di un punto di riferimento familiare.
Perché tante urne restano dimenticate?
Gli esperti nel settore individuano varie cause:
- Poca chiarezza o pianificazione sui desideri del defunto o su come gestire i resti cremati.
- Difficoltà emotive: il dolore può bloccare la famiglia, rendendo difficile prendere una decisione su come commemorare la persona scomparsa.
- Assenza di eredi o parenti prossimi in grado di occuparsi delle procedure.
Un caso emblematico riguarda una donna deceduta nel 1965 di cui si è rinvenuto solo il certificato di cremazione, senza tracce o contatti di famiglia.
L’appello degli operatori funebri
Le imprese del settore auspicano che, con la riforma legislativa, sia finalmente definito un percorso chiaro per la gestione delle ceneri non reclamate. L’obiettivo è assicurare dignità ai defunti e alleggerire le agenzie funebri, oggi costrette a dedicare spazi e risorse alla custodia di urne che, con il passare del tempo, si trasformano in un vero e proprio fardello.
Conclusioni
Le proposte di riforma della legge su sepoltura e cremazione in Inghilterra e Galles mirano a offrire soluzioni più efficaci a un problema molto sentito dalle pompe funebri: la conservazione a tempo indeterminato di ceneri senza più alcun legame familiare. L’idea di dispersioni collettive o di eventi dedicati alla memoria potrebbe rappresentare un compromesso tra l’esigenza di ordine legale e il rispetto dovuto alla dignità dei defunti.