Una scena scioccante è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza di un salone di parrucchiere nel Maryland, negli Stati Uniti. Una parrucchiera diciottenne, Jayla Cunningham, è stata filmata mentre trascinava per i capelli una cliente di 15 anni, convinta che la ragazza stesse cercando di lasciare il locale senza pagare un conto di 150 dollari.

L’episodio e le accuse contro la parrucchiera
L’incidente è avvenuto in un salone della contea di Prince George e ha rapidamente fatto il giro del web. Secondo la ricostruzione, al termine del trattamento, la quindicenne avrebbe dichiarato di aver effettuato il pagamento tramite l’app Cash App. Tuttavia, la somma non risultava accreditata sul conto del salone, portando la parrucchiera a sospettare un tentativo di frode.
Nel video diffuso online, si vede Cunningham afferrare la ragazza per i capelli e trascinarla nel retro del negozio, gettandola vicino a un sacco della spazzatura. Durante l’alterco, la diciottenne le avrebbe urlato:
“Resta qui finché qualcuno non ti manda i soldi. Non sto scherzando. Hai provato ad andartene. Sei fortunata che non ti stia picchiando a morte.”
Secondo la sua versione dei fatti, l’intenzione non era quella di ferire la cliente, ma solo di trattenerla fino all’arrivo della polizia o del pagamento dovuto.
La versione della madre della quindicenne
Dopo la diffusione del filmato, la madre della ragazza ha fornito un’altra versione dell’accaduto. Ha dichiarato che la figlia aveva effettivamente inviato il denaro, ma per errore lo aveva trasferito alla persona sbagliata. Ha definito l’aggressione subita dalla figlia “assurda” e ha accusato la parrucchiera di averle causato dolore tirandole i capelli con violenza.
Conseguenze legali e prossimi sviluppi
Nonostante la Cunningham continui a difendere le proprie azioni, sostenendo che senza il suo intervento non avrebbe mai ricevuto il pagamento, la procura ha deciso di incriminarla per aggressione. La giovane parrucchiera dovrà comparire in tribunale il prossimo 18 aprile, dove dovrà rispondere delle accuse a suo carico.
L’episodio ha acceso un ampio dibattito sui metodi di gestione delle controversie nei servizi al pubblico e sull’uso della forza in situazioni di presunto mancato pagamento.