Robert Maudsley, soprannominato Hannibal the cannibal, è uno dei criminali più temuti del Regno Unito. Da ben 46 anni vive in totale isolamento, rinchiuso 23 ore al giorno in una cella di vetro di pochi metri quadrati all’interno della prigione di massima sicurezza di Wakefield. Ma perché un trattamento così estremo, riservato a pochi detenuti nella storia carceraria britannica?

Chi è Robert Maudsley e Perché È Stato Condannato?
Nato nel 1953, Robert Maudsley ha avuto un’infanzia segnata da abusi e violenze. A soli 21 anni, nel 1974, commise il suo primo omicidio, uccidendo John Farrell, un pedofilo che gli aveva confessato le sue atrocità. Per questo crimine fu giudicato infermo di mente e internato nel celebre ospedale psichiatrico di Broadmoor.
Ma la sua furia omicida non si fermò lì. Nel 1977, insieme a un altro detenuto, torturò e uccise brutalmente un molestatore sessuale, esponendo poi il cadavere agli agenti di sicurezza. Questo evento segnò un punto di svolta nella sua vita carceraria: fu giudicato irrecuperabile e trasferito a Wakefield, dove ricevette l’ergastolo.
L’anno successivo, nel 1978, Maudsley compì un duplice omicidio in un solo giorno, massacrando due compagni di prigionia. Secondo alcuni rapporti, il suo piano iniziale prevedeva di uccidere sette detenuti, ma venne fermato prima di poter completare il suo intento.
Il Soprannome di “Hannibal il Cannibale”
Dopo questi crimini, iniziarono a circolare voci secondo cui Maudsley avrebbe mangiato parti del cervello di una delle sue vittime, guadagnandosi il famigerato soprannome di Hannibal the Cannibal, ispirato al celebre personaggio cinematografico Hannibal Lecter. Tuttavia, lo stesso Maudsley ha sempre negato queste accuse.
Perché Vive in una Cella di Vetro?
Dopo il duplice omicidio del 1978, le autorità penitenziarie lo hanno ritenuto troppo pericoloso per interagire con altri detenuti. Dal 1983, Maudsley è stato collocato in una speciale cella trasparente, progettata per minimizzare qualsiasi contatto umano.
La sua cella, 18 piedi per 15 piedi (circa 5,5 x 4,5 metri), è spesso descritta come una sorta di “bara di vetro”, una prigione dentro la prigione. Il suo cibo viene consegnato attraverso una piccola fessura, e il suo unico arredo è costituito da mobili in cartone. Persino il lavandino e il bagno sono stati progettati per impedire qualsiasi possibilità di autolesionismo o attacchi agli agenti carcerari.
Il Record di Isolamento Carcerario
Oggi, a 71 anni, Robert Maudsley detiene il record per il più lungo periodo di isolamento in Gran Bretagna, superato solo dal famigerato Ian Brady, il serial killer di Moors. Nonostante alcuni tentativi di appellarsi alle autorità per ottenere un regime carcerario meno restrittivo, tutte le sue richieste sono state respinte.
Lo Sciopero della Fame e la Battaglia Contro l’Isolamento
Negli ultimi anni, Maudsley ha tentato più volte di ribellarsi al suo trattamento. Nel 2021, chiese il permesso di trascorrere il Natale in compagnia di altri detenuti, ma la sua richiesta fu respinta.
Più recentemente, nel 2024, ha iniziato uno sciopero della fame dopo che gli agenti carcerari gli avevano confiscato la PlayStation, la TV, i libri e la radio, lasciandolo completamente privo di qualsiasi stimolo. Il fratello Paul Maudsley, in un’intervista, ha espresso grande preoccupazione per le condizioni di Robert, affermando che la sua salute mentale potrebbe deteriorarsi rapidamente senza alcuna distrazione.
Le Sue Parole dal Carcere
In una lettera al Times, Maudsley ha descritto la sua vita come un inferno senza fine:
“Le autorità mi vedono come un problema e la loro soluzione è stata quella di seppellirmi vivo in una bara di cemento. Sono lasciato a vegetare, a confrontarmi con la mia solitudine. Vorrei almeno un parrocchetto al posto delle mosche e degli scarafaggi che mi circondano. Prometto di amarlo e di non mangiarlo.”
Conclusione: Un Caso Unico nella Storia Carceraria Britannica
La storia di Robert Maudsley continua a dividere l’opinione pubblica: da un lato, c’è chi lo considera troppo pericoloso per essere integrato con altri detenuti, dall’altro, c’è chi ritiene che decenni di isolamento totale siano una forma di tortura.
Resta il fatto che, dopo quasi mezzo secolo trascorso in una cella di vetro, Hannibal il Cannibale è destinato a rimanere uno dei detenuti più enigmatici e controversi della storia britannica.